Tutte le cose da scaricare dal modello 730/2025, anche quelle poco conosciute

Ecco tutte le detrazioni che è possibile scaricare nel nuovo modello 730/2025, da quelle sanitarie ai bonus edilizi ma non solo.
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2 settimane fa
3 minuti di lettura
730/2025 spese da scaricare
Foto © Investireoggi

Sta per iniziare la nuova stagione della dichiarazione dei redditi, e con essa il debutto del modello 730/2025 che si può finalmente scaricare. Già con il primo modello di dichiarazione annuale si aprirà ufficialmente la nuova fase reddituale.

I contribuenti saranno chiamati a presentare la dichiarazione non solo per completare il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche, ma anche – e soprattutto – per ottenere il rimborso dell’imposta già versata in relazione alle spese detraibili indicate nella dichiarazione.

Come di consueto, sarà necessario inserire nel modello 730 tutte le spese detraibili sostenute nel corso dell’anno fiscale precedente. Quindi, nel 2025 si porteranno in detrazione le spese sostenute nel 2024.

Come previsto dal TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), ecco l’elenco completo di tutto ciò che è possibile scaricare nel 730, dalle voci più comuni a quelle meno conosciute.

Scaricare nel modello 730/2025: ecco gli oneri detraibili. Cosa significa?

Scaricare oneri detraibili nel modello 730/2025 – ovvero dedurre alcune spese dall’imposta sui redditi – è una prassi comune tra i contribuenti. Grazie a questa opportunità, dunque, è possibile ridurre l’imposta da versare o, in alcuni casi, ottenere un rimborso.

Per essere considerate detraibili nel modello 730/2025, le spese devono essere state sostenute nel corso del 2024. Ecco un elenco delle principali voci detraibili:

  • Spese sanitarie

  • Spese d’istruzione

  • Interessi per prestiti o mutui

  • Spese universitarie

  • Spese per attività sportive dei ragazzi

  • Spese per abbonamenti ai mezzi pubblici

  • Spese funebri

  • Canone di affitto per l’abitazione principale

  • Spese per lo studio della musica

  • Bonus verde

  • Spese per opere di ristrutturazione, tra cui:

    • Ecobonus

    • Superbonus 110%

    • Bonus mobili ed elettrodomestici

    • Sismabonus

    • Bonus barriere architettoniche

    • Bonus facciate

Tutte le cose da scaricare dal 730/2025, anche quelle poco conosciute

Fanno eccezione alla regola dell’anno precedente le spese legate alle opere di ristrutturazione, per le quali è prevista una ripartizione della detrazione su più anni.

I contribuenti possono dunque continuare a detrarre nel 2025 spese effettuate negli anni precedenti, a partire dalla prima dichiarazione utile.

Un esempio emblematico è il Bonus Facciate, non più attivo come detrazione, ma ancora valido per chi ha effettuato lavori entro il 2022: è possibile continuare a detrarre le rate residue.

Il Superbonus 110% consente di scaricare il 110% delle spese sostenute per lavori su edifici esistenti e per interventi di efficientamento energetico.
L’Ecobonus è dedicato invece a chi ha realizzato lavori su edifici privati con l’obiettivo di aumentare il risparmio energetico.
Il Sismabonus si applica agli interventi di messa in sicurezza sismica in zone a rischio.
Il classico Bonus Ristrutturazioni prevede una detrazione al 50% per interventi su immobili residenziali.

Il Bonus Barriere Architettoniche è rivolto agli interventi che agevolano l’accessibilità dell’abitazione per le persone con disabilità.
Infine, il Bonus Mobili ed Elettrodomestici è riservato a chi acquista arredi ed elettrodomestici destinati a immobili in ristrutturazione.

La ripartizione delle detrazioni per le opere di ristrutturazione di casa

Non tutti sanno che è possibile recuperare fino al 36% delle spese sostenute per la sistemazione di aree verdi private, pertinenze, recinzioni e unità immobiliari.


È il caso del Bonus Verde, ideale ad esempio per l’acquisto di impianti di irrigazione, coperture per giardini, alberi e piante.

Per chi ha figli a carico, sono detraibili le spese per attività sportive svolte presso palestre, piscine e ASD.
Anche le spese di istruzione sono tra le più comuni: si può detrarre il 19% per:

  • Studio della musica in conservatori e AFAM

  • Partecipazione a bande e scuole regionali musicali

  • Spese sostenute per figli dai 5 ai 18 anni

Figli studenti o no, ecco le spese da scaricare dal 730/2025

Il capitolo “istruzione” si divide in due sezioni:

  • Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, comprese le paritarie

  • Università

Anche in questi casi la detrazione è pari al 19%.

Le spese scolastiche detraibili includono:

  • Tasse d’iscrizione e frequenza

  • Mensa scolastica

  • Gite scolastiche

  • Polizze assicurative scolastiche

  • Servizio di trasporto scolastico

Non sono detraibili: materiali di cancelleria e libri.

Per quanto riguarda l’università, si possono scaricare:

  • Tasse per test d’ingresso

  • Immatricolazione e iscrizione

  • Spese per Tirocini Formativi Attivi

  • Corsi utili al conseguimento di CFU e CFA

Ecco le detrazioni meno note

Le spese funebri rientrano anch’esse tra le detrazioni al 19%, indipendentemente dal legame con il defunto.
Chi ha materialmente sostenuto la spesa – dal trasporto della salma alla fornitura della bara – ha diritto alla detrazione.

Anche le spese per abbonamenti ai mezzi pubblici sono detraibili, purché sostenute nel 2024.

Chi vive in affitto può detrarre il canone di locazione, ma con regole particolari:
infatti non si tratta di una percentuale fissa come per altre spese, ma di una detrazione forfetaria calcolata in base al reddito complessivo, al tipo di contratto e alla presenza o meno della cedolare secca.

Infine, è possibile recuperare il 19% degli interessi passivi sul mutuo per l’acquisto della prima casa – esclusivamente sulla parte relativa agli interessi, non sul capitale.

Spese sanitarie: la voce più consistente tra le cose da scaricare nel modello 730/2025

La categoria più significativa tra tutte rimane quella delle spese sanitarie, che continuano a rappresentare la voce più pesante da portare in detrazione.

Anche in questo caso si applica la detrazione del 19%, che riguarda:

  • Prestazioni mediche generiche

  • Medicinali da banco, ma solo con ricetta

  • Visite specialistiche

  • Analisi di laboratorio

  • Terapie e interventi chirurgici

  • Cure termali (escluse le spese di viaggio)

  • Degenze post-operatorie

  • Prestazioni radiologiche

  • Interventi di trapianto

  • Acquisto o noleggio di dispositivi medici

  • Fisioterapia, laserterapia, e tutte le cure di riabilitazione e assistenza.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

1 Comment

  1. È una presa in giro il rimborso che viene erogato per le spese di un funerale. Il costo medio per tale servizio va da 3.000 euro minimo in su. Con quali valutazioni si pone un tetto massimo di 1.550 euro? È una vergogna!!! Se si considera che di questo rimborso ne beneficiano anche chi ha un reddito alto. Perché non si cambiano le regole?

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