Non potevano mancare nell’arsenale dei cybercriminali, le truffe sui Bitcoin rappresentano anzi terreno molto fertile per i truffatori e le vittime non mancano mai. Attenzione a queste pratiche che si stanno ripetendo con sempre maggiore frequenza sul web.

Truffe Bitcoin, attenzione ai raggiri

Il mondo dei Bitcoin è per sua natura liquido, incerto, le criptovalute sono una moneta instabile, ma se a questo ci aggiungiamo anche le cattive intenzioni di alcuni truffatori, allora ecco che non se ne esce vivi.

Purtroppo, a questo fenomeno poi si stanno aggiungendo anche persone che della materia hanno davvero poca conoscenza. Le due pratiche più comuni utilizzate dai truffatori con la criptomoneta sono i falsi investimenti e il phishing.

Nel primo caso dei broker contattano la potenziale vittima promettendole grandi guadagni in cambio di un piccolo investimento iniziale. Naturalmente, una volta sfilati i quattrini dal cliente, sia il broker che il sito spariscono senza lasciare più traccia. La seconda truffa invece consiste nell’adescare il contatto direttamente via mail, inviare un messaggio nel quale è presente un link e chiedere di inserire al suo interno tutti i propri dati, pratica utilizzato anche per altri tipi di truffe.

Truffe Bitcoin, la parola agli esperti

Del fenomeno ha parlato anche Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, ecco il suo intervento: “Quello che viene dipinto come un nuovo Eldorado in realtà è un campo minato, a cui il consumatore deve avvicinarsi con estrema cautela. Basti pensare già solo alle continue variazioni del valore dei Bitcoin, che sembra viaggiare sulle montagne russe, prima sponsorizzato e poi sconsigliato. Di sicuro vengono utilizzati come esca dai truffatori, ad esempio nel settore degli investimenti. In un susseguirsi di promesse a base di guadagni certi a fronte di esborsi minimi, si arriva alla proposta di versare qualche centinaio di euro per passare poi all’incasso nel giro di poche settimane, tutto tramite criptovaluta. Ecco, di quei soldi non si vedrà nemmeno l’ombra. All’utente arriva un messaggio in cui gli viene comunicato che è stato disposto il pagamento, ma in realtà non c’è nulla.

E ogni tentativo di avere informazioni è inutile, perché il broker o il sito contattato non risponde più. Un altro tipo di raggiro è legato al phishing. In questo caso l’utente riceve un’e-mail, in cui si promettono vincite o guadagni importanti. Per far scattare il premio, che sarà riconosciuto in criptovalute, bisogna cliccare un link e poi, una volta richiesti, fornire i propri dati personali. Ed è qui che scatta la truffa, con l’utente che si vede svuotare il conto. Quindi attenzione, non bisogna mai comunicare dati personali, a maggior ragione se non si conoscono i soggetti che li hanno richiesti”.

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