Dopo l’analisi che abbiamo svolto sui consumi di energia elettrica delle stufe a pellet, argomento solitamente poco trattato, è arrivato il momento di analizzare quali sono gli elementi di cui tenere conto per effettuare un acquisto intelligente e consapevole.

La crisi energetica non sembra prossima a finire per cui la ricerca di soluzioni alternative all’impianto di riscaldamento a gas è divenuta una priorità per la maggior parte delle famiglie italiane. Soprattutto adesso, perché si sa che effettuando acquisti prima dell’inverno, si può risparmiare davvero una bella cifra.

Le stufe a pellet rappresentano le soluzioni migliori, sia per risparmiare sia per l’ambiente, ed è per questo che abbiamo pensato a una breve guida su come effettuare l’acquisto.

Stufe a pellet: le caratteristiche della biomassa

Come dice il nome, le stufe a pellet sfruttano il potere calorifico di una biomassa particolare che si ottiene dal legno, il cosiddetto ‘pellet’. Con questo termine si indicano quei cilindretti fatti di materiali naturali provenienti dagli scarti di lavorazione del legno. In parole semplici, si tratta di segatura di legno che è stata sottoposta a un processo di compressione.

La materia prima è rappresentata da legno vergine, vale a dire che non viene utilizzata alcun legname che contenga sabbia o composti chimici che, bruciando, possano risultare tossici.

La fortuna del pellet deriva da due sue caratteristiche. La prima è che rappresenta una soluzione estremamente economica rispetto al metano e al gasolio, e in più risulta avere un rendimento particolarmente alto, superiore al 90%. La seconda è che si tratta di una soluzione ecologica e pulita.

La guida all’acquisto consapevole di una buona stufa a pellet

L’acquisto di una stufa a pellet deve essere effettuato con intelligenza e consapevolezza. Gli aspetti di cui tenere conto, e di cui discutere con i rivenditori, sono essenzialmente quattro.

1. La potenza (kW).

Per effettuare una buona scelta bisogna innanzitutto tenere conto della superficie che si intende riscaldare. L’ideale sarebbe una potenza di 1 kW per 10 m2,ma non è così semplice. Altri fattori che incidono sul potere calorifico della stufa riguardano l’isolamento dell’abitazione, l’ubicazione e la ventilazione.
2. L’autonomia. Questo aspetto è determinato da due fattori: la stufa in primo luogo, ma anche e soprattutto la qualità del pellet e la potenza con la quale viene bruciato. Chi non ha bisogno di accendere frequentemente l’apparecchio, il suggerimento è+ di acquistarne uno con un serbatoio particolarmente ampio ed efficiente.
3. Il rendimento. Ogni stufa a pellet presenta rendimenti differenti. Significa che più è efficiente la stufa, meno pellet si brucia e si consuma. Il risparmio è ovviamente maggiore.
4. Comodità d’uso. Non bisogna sottovalutare questo aspetto: importante è verificare se è semplice da pulire, se i comandi risultano essere chiari, se l’avvio è semplice, se può essere controllato anche da remoto.
Il suggerimento più importante resta quello di affidarsi a tecnici esperti, in grado di rispondere a tutte le domande con professionalità.

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