Immaginate di aver acquistato dei buoni fruttiferi postali tanti anni fa, di averli depositati in una busta all’interno di un cassetto per tenerli al sicuro e di esservi dimenticati della loro esistenza. Avrete sicuramente pensato “tanto scadranno tra trent’anni e quindi di tempo ce ne vorrà”. Peccato che invece di 30 ne siano trascorsi 40.

Il risultato? Non avrete più la possibilità di riscuotere il denaro investito in tali titoli e nemmeno di ricevere gli interessi. Dopo dieci dalla scadenza del titoli cartacei (in questo caso degli ordinari) scatta la prescrizione a causa della quale l’importo sottoscritto si prescrive (per i bfp emessi fino al 13 aprile 2011)in favore del Ministero delle Finanze.

Per quelli emessi dopo tale data, invece, l’importo (in base alla normativa) è versato al Fondo istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Come fare allora per sapere se i buoni fruttiferi postali che si posseggono sono prossimi alla prescrizione?

Si può verificare

Quando i buoni fruttiferi postali cartacei vanno in prescrizione, dopo 10 anni dalla scadenza, si perde il diritto di riscossione, sia del capitale investito che degli interessi.

Diversamente accade per i titoli dematerializzati perché vengono rimborsati alla scadenza e il relativo importo è accreditato in automatico sul conto di regolamento del sottoscrittore. Quest’ultimo può essere un conto BancoPosta o un libretto di risparmio. Vige solo una regola: i buoni devono avere la stessa intestazione del conto di regolamento. Inoltre fino a che i titoli sussistono il conto non può essere chiuso.

Si può verificare la data di scadenza dei propri prodotti consultando la pagina ufficiale di Poste Italiane, quella di Cassa Depositi e Prestiti o rivolgendosi al personale dell’ufficio postale.

Ecco quali andranno in prescrizione quest’anno

C’è una circolare di Poste Italiane che comunica quali sono i buoni fruttiferi postali che andranno in prescrizione quest’anno.


Si tratta esattamente di quelli a 18 mesi Serie D19-D20-D21-D22-D23-D24-D25-D26-D27-D28-D29-D30 emessi da luglio 2011 a giugno 2012 Inoltre quelli a 18 mesi plus di queste serie: Z01-Z02-Z03-Z04-Z05-Z06-Z07-Z08-Z09-Z10-Z11, emessi da agosto 2011 a giugno 2012.

In più i bfp minori nati dal 1°gennaio 1995 al 31 dicembre 1995 e quelli intestati ai nati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2005. Quelli ordinari Serie O emessa da gennaio 1983 a dicembre 1983 (di essi si potrà richiedere il rimborso al 31 dicembre 2023) e il titolo 170 Cdp Fedeltà della serie TF204A191107 (emessa dal 7 novembre al 31 dicembre 2019).

C’è poi il buono 170 Cdp Premium della serie TF304A191118 (emessa dal 18 novembre al 31 dicembre 2019) e il 3×4 serie T01, T02 e T03. La prima emessa dal 24 ottobre 2011 al 31 ottobre 2011, la seconda dal 1° novembre 2011 al 30 novembre 2011 e la terza dal 1° dicembre 2011 al 31 dicembre 2011

Infine nel 2023 andranno in prescrizione i buoni fruttiferi postali ordinari serie Q emessa da gennaio 1993 a dicembre 1993. Ma anche quelli della serie A5 – A6 – A7 – A8 – A9 emessi da gennaio 2003 al 31 dicembre 2003.

Questi titoli potrebbero valere un bel gruzzoletto per cui se pensate di averne qualcuno riposto nel cassetto, è questo il momento per controllare.

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