Una domanda che senza dubbio tutti i risparmiatori si pongono è: quando si verifica il fallimento della banca, i propri risparmi vanno persi? C’è un modo per proteggerli o si rischia davvero di perdere tutto? Insomma, se vi siete chiesti quali possono essere le conseguenze di un evento del genere, siete nel posto giusto per scoprirlo.

Fallimento banca, cosa succede?

I costi in aumento degli istituti di credito fanno capire che per le banche il momento non è dei migliori. Inoltre, i recenti fallimenti registrati negli Stati Uniti per diverse banche, hanno aperto gli occhi anche ai correntisti italiani.

La preoccupazione è tanta, ma cosa succede se la propria banca fallisce? Prima di rispondere a questa domanda e capire se effettivamente i nostri risparmi fanno una brutta fine, vediamo brevemente come funziona in generale il sistema bancario. Gli istituto di credito basano la propria attività sulla raccolta di denaro che proviene dall’utenza, la quale è formata da investitori importanti come imprese, e correntisti privati. A sua volta, poi, la banca utilizza queste somme di denaro per fare mutui e prestiti, oltre a attivare ulteriori investimenti.

In sintesi, la banca dispone di un capitale che a sua volta gira attraverso molteplici azioni. Naturalmente, se tutti i correntisti dovessero chiedere la loro intera somma nello stesso momento, la banca si troverebbe in grande difficoltà, poiché non ha mai la liquidità di tutto il denaro che conserva. Si tratta però di un caso limite che per fortuna non si verifica mai. O quasi. E già, perché purtroppo in alcuni casi si verifica, ed ecco che la banca fallisce, in quanto non è in grado di soddisfare la richiesta di tutti i suoi utenti. Cosa accade, quindi quando questo remoto fenomeno si verifica?

L’intervento dello Stato

In Italia, per fortuna, esistono una serie di tutele legate proprio ad eventualità del genere.

E qui rispondiamo finalmente alla nostra domanda posta all’inizio. Dunque, in caso di fallimento della banca, a intervenire è proprio lo stato che, attraverso alcuni enti, garantisce agli utenti di recuperare una parte del patrimonio perduto. Tutte le banche infatti sono obbligate ad aderire al Fondo interbancario di tutela dei depositanti ed al Fondo di garanzia dei depositi del Credito Cooperativo, le quali intervengono in caso di fallimento della stessa.

Si tratta di due istituzioni di garanzia bancaria che coprono depositi bancari fino a 100 mila euro. Ciò significa che ogni correntista ha diritto a un rimborso massimo di 100 mila euro se la sua banca fallisce. Naturalmente, si tratta di una copertura importante e sufficiente se il risparmiatore in questione ha perso meno di tale somma. Ad esempio, se sul suo conto c’erano 50 mila euro, li riavrà tutti indietro grazie all’intervento dei due organi garanti. Ci sarà invece da versare qualche lacrima se la somma era superiore ai 100 mila. E per quanto riguarda il mutuo? Se la vostra banca fallisce mentre glielo state versando, niente paura. In caso di fallimento, l’istituto viene acquisito da un gruppo finanziario più grande e il contratto rimarrà quello pattuito con la banca precedente, quindi per l’utente non cambiare assolutamente nulla.