Prestiti ai dipendenti, ecco la tassazione in busta paga del fringe benefit

Prestiti ai dipendenti, come il fringe benefit viene tassato dallo stato.
9 anni fa
1 minuto di lettura
Prestiti ai dipendenti, calcolo del fringe benefit

I fringe benefit sono beni e servizi offerti dal datore di lavoro ai propri dipendenti, quali incentivi e parte della remunerazione, che si sommano a quella di tipo monetario. Tra questi troviamo anche i prestiti, come disciplinato dal TUIR.

Le erogazioni dal valore non superiore ai 258,23 euro non sono conteggiate nel reddito del lavoratore, mentre per importi superiori si ha un conteggio totale, vale a dire per intero e non solo della parte eccedente la soglia suddetta. Dicevamo che anche i prestiti concessi dal datore di lavoro o per i quali il datore di lavoro ha stipulato accordi/convenzioni con l’istituto di credito, perché il dipendente possa accedere al finanziamento a condizioni agevolate, rientrano tra i fringe benefit.

Come si tassano i prestiti ai dipendenti

Da un punto di vista fiscale, va tassato solamente il 50% tra il tasso di interesse concesso al lavoratore e il tasso ufficiale di sconto, ovvero quello mediamente praticato al momento della stipula o alla fine di ciascun anno.

Facciamo un esempio: se il tasso mediamente applicato sul mercato sui prestiti omologhi a quello concesso al dipendente è del 3% e il datore di lavoro lo eroga all’1%, la differenza tassabile è pari all’1% sull’intero finanziamento, dato da (3% – 1%)/2. Secondo quanto specificato dall’Agenzia delle Entrate, nel caso di mutuo ipotecario, il lavoratore ha diritto a usufruire della detrazione del 19% sugli interessi, relativamente alla quota rimasta a suo carico, ossia al netto dell’eventuale contributo del datore.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

L’angolo dei certificati