Aspettiamo adesso cosa dirà la Professoressa Elsa Fornero che non più tardi di una settimana fa ospite su La7 nella trasmissione condotta da Giovanni Floris aveva accusato il governo di creare nuovi esodati, di non aver capito bene ciò che sarebbe accaduto dal 2027 e di essere impreparato alle questioni previdenziali. Aspettiamo le sue nuove dichiarazioni riguardo ciò che il governo ormai è sul punto di fare. Ovvero mettere 200 milioni di euro portando a casa quel decreto tanto atteso che sterilizza potenziali aumenti dei requisiti di uscita dal 2027. Sulle pensioni è superata la legge Fornero. Naturalmente non parliamo di una nuova riforma delle pensioni che cancella la precedente, ma di un intervento che blocca gli effetti che quella riforma rischiava di produrre nel 2027.
Pensioni, è superata la legge Fornero, pronto il decreto da 200 milioni
Un nuovo decreto dovrebbe arrivare per il primo maggio. Con una sorpresa importante sulle pensioni.
Fin dai primi di gennaio, cioè fin da quando la CGIL contestò l’INPS di aver applicato in maniera automatica e senza conferme nei suoi simulatori, l’incremento di tre mesi sull’età per le pensioni di vecchiaia e dei contributi per la pensione anticipata dal 2027, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva confermato l’ipotesi che il governo arrivasse a bloccare l’aumento di tre mesi previsto dai dati Istat sull’aspettativa di vita. Il numero uno del MEF infatti aveva parlato di un governo propenso a sterilizzare questo incremento nonostante si tratti di un aumento dei requisiti previsto dalle normative previdenziali che fanno ancora riferimento alla riforma delle pensioni di Elsa Fornero.
Aumento dei requisiti dal 2027, tutto parte dalla legge Fornero sulle pensioni
Infatti la legge Fornero lasciò in eredità ai governi successivi il fatto che ogni biennio in base all’andamento della stima di vita della popolazione i requisiti delle pensioni dovevano essere ritoccati. Di conseguenza, all’aumentare della vita media della popolazione sarebbero aumentati anche i requisiti di accesso delle pensioni.
Un qualcosa che si è verificato per esempio nel 2019 con un aumento di 5 mesi sia dell’età pensionabile per la pensione di vecchiaia passata da 66 anni e 7 mesi di età a 67 anni.
E sia per le pensioni anticipate che ormai sono arrivate alla soglia dei 42 anni e 10 mesi di contributi versati per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi versati per le donne. Dopo la fase di stallo per via della vita media della popolazione che non è cresciuta a causa dei troppi decessi della pandemia, ecco che i dati Istat di adesso portano ad una constatazione. La vita media della popolazione torna a salire e di conseguenza si attiva il pericolo di quello scatto di tre mesi di aumento dei requisiti previdenziali a partire dal 2027.
Cosa conterrà il decreto Primo Maggio? Non solo sterilizzazione degli aumenti dei requisiti pensionistici
Ripetiamo, il governo ha deciso di sterilizzare questo aumento e pare che la conferma adesso sia arrivata dalle parole del sottosegretario Claudio Durigon.
Anzi dalle parole sembra che si passerà sicuramente ai fatti visto che adesso esce fuori la data dell’intervento e l’atto di governo. Infatti quello che diciamo adesso dovrebbe essere previsto dal decreto Primo Maggio. Non è la prima volta che il governo vara un decreto in concomitanza con il giorno della festa dei lavoratori.
Per esempio lo scorso anno con il decreto Primo Maggio (ma in effetti si chiamava Decreto Coesione) si varò un bonus da 100 euro ai lavoratori dipendenti a basso reddito. Adesso invece pare che con questo decreto ci saranno interventi sulle pensioni con la sterilizzazione dell’aumento di tre mesi previsto nel 2027. Inoltre ci saranno interventi a favore dei salari in vista dei rinnovi della contrattazione collettiva e interventi in materia fiscale.
Perché ci sarà la norma che elimina il problema degli acconti IRPEF che altrimenti verrebbero calcolati con le 4 aliquote dello scorso anno e non con le tre di adesso. Tornando alle pensioni, evitando l’aumento previsto, ecco che viene meno anche quello che dicevamo in premessa parlando di ciò che aveva detto la Fornero in TV. Niente esodati quindi, perché quanti erano andati in prepensionamento con contratti di espansione e isopensione, per via del paventato aumenti di tre mesi, rischiavano di restare 3 mesi senza pensione nel 2027. Superata la legge Fornero anche da questo punto di vista, legge quella che per davvero sulle pensioni causò un fenomeno esodati che tutti ricordano.
Perché una volta si andava in pensione a 58 anni con 20 anni di contributi .ci hanno fregati 9 anni di pensione ecco cosa hanno combinato ci hanno fregato,uimini andavano a 60 anni è comunque una volta funzionava tutto ,adesso siamo un popolo triste si vive solo coprendo questo e la nuova politica sono solo per loro 😡io non voto più tanto non c’è nessuno che mi rappresenta e poi cercano di essere votati e poi quello che promettano non lo fanno ,sono stufa 😡