Gli ordini per il nuovo BTp Green sono stati elevati nel collocamento sindacato di ieri. A fronte dei 54 miliardi di euro messi a disposizione dagli investitori istituzionali, il Tesoro ha deciso di raccogliere 10 miliardi. Pertanto, la domanda è stata di 5,4 volte l’importo offerto. Scadenza 30 ottobre 2031 (ISIN: IT0005542359), il nuovo Green Bond della Repubblica italiana presenta una durata iniziale molto più corta della prima emissione di due anni fa con scadenza 30 aprile 2045 e anche della seconda con scadenza 30 aprile 2035.

Il nuovo BTp Green 2031 sarà rimborsato tra circa otto anni e mezzo e ieri è stato prezzato a 99,888 centesimi, corrispondenti a un rendimento del 4,056%.

La cedola è stata fissata al 4%, in linea con le nostre previsioni della vigilia. Come sappiamo, si tratta di un bond del tutto simile alle altre emissioni ordinarie del Tesoro, da cui si distingue solamente per le finalità della raccolta. I proventi saranno destinati a finanziare una o più delle sei voci di spesa individuate dal governo per cercare di ridurre le emissioni di CO2. Ad oggi, lo stato ha incassato con i tre titoli 33,9 miliardi, il l’1,2% dello stock di debito pubblico a fine gennaio.

BTp Green 2031 buon investimento

Va detto che non esiste alcun vincolo giuridico per costringere il governo italiano ad attenersi alle indicazioni fornite nel prospetto informativo. E lo stesso vale per le emissioni dei soggetti privati. C’è, però, una questione di reputazione che induce gli stati a non deviare significativamente dal percorso tracciato. In ogni caso, il BTp Green 2031 sembra essere un buon investimento per le famiglie a caccia di asset non eccessivamente lunghi e con rendimenti alti.

Pensate che il primo BTp Green fu emesso con cedola dell’1,50%. Ma due anni fa le condizioni di mercato erano molto migliori di quelle odierne, gravate dal rialzo ancora in corso dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE).

In effetti, quel bond adesso si acquista sul secondario per appena 60 centesimi. Viceversa, l’alta cedola offerta dal Tesoro con il collocamento sindacato di ieri suggerisce che la quotazione del titolo potrà salire nei prossimi mesi. Ciò avverrà quando il mercato avrà finito di scontare ulteriori rialzi dei tassi e, al contrario, inizierà a prevedere un taglio futuro.

A quel punto, i possessori del BTp Green 2031 avranno dinnanzi a loro due scelte: tenere il bond fino alla scadenza per incassare le alte cedole o rivenderlo per lucrare dalla risalita dei prezzi. In entrambi i casi, l’operazione avrebbe esitato un guadagno. Chiaramente, non è detto che ciò possa accadere in tempi brevi. Se l’inflazione restasse elevata ancora a lungo, i tassi BCE non potranno scendere e i prezzi obbligazionari non risaliranno così in fretta.

[email protected]