Non c’è tregua per il Tesoro italiano. Finita la Pasqua, il calendario delle aste si arricchisce di nuove emissioni. Se mercoledì 12 sarà la volta dei BoT annuali, il giorno seguente 13 aprile si terrà una nuova asta di BTp a medio-lunga scadenza. In offerta ci saranno quattro titoli di stato. Vediamo quali e per quali importi:

  • BTp 15 aprile 2026, cedola 3,80% (ISIN: IT0005538597), terza tranche, 2,75-3,25 miliardi;
  • BTp 15 giugno 2030, cedola 3,70% (ISIN da attribuire), prima tranche, 3,25-3,75 miliardi;
  • BTp 01 settembre 2044, cedola 4,75% (ISIN: IT0004923998), ventesima tranche, 1-1,25 miliardi;
  • BTp 01 febbraio 2037, cedola 4% (ISIN: IT0003934657), trentunesima tranche, 1-1,25 miliardi.

Debutta nuovo BTp a 7 anni

Emerge che da questa asta debutterà il nuovo BTp a 7 anni.

Molto interessante la cedola, che riflette le condizioni monetarie del momento. Questa è una scadenza particolare per l’Italia. In primis, capta quasi perfettamente la durata media del nostro debito pubblico, per cui ce ne segnala il costo di lungo periodo. Allo stesso tempo, è il limite temporale a cui guardano le famiglie per investire sul mercato obbligazionario. I bond di durata più lunga generalmente risultano meno appetibili, in quanto costringono a privarsi della liquidità per un periodo considerato eccessivo per un’unita familiare.

Questo BTp a 7 anni stacca cedole ogni sei mesi in data 15 giugno e 15 dicembre dell’anno. Al prossimo 15 giugno, la prima cedola sarà pari allo 0,599725% del capitale nominale. Essa farà riferimento a un periodo di 59 giorni su un semestre di 182 giorni. Questo significa che, per ogni 1.000 euro di valore nominale di titoli acquistati, l’accredito sul vostro conto tra un paio di mesi sarebbe pari a 5,25 euro netti.

Asta BTp, in offerta ex trentennale

Per chi, invece, volesse approfittare degli alti rendimenti vigenti sulle scadenze lunghe, c’è il BTp 2044. Oggigiorno, presenta una durata residua di 21 anni e mezzo, ma al suo debutto nel 2013 fu un titolo ultra-trentennale. Ad una quotazione di 106 sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana, rende intorno al 4,35% lordo all’anno.

Diremmo che questo sarebbe un investimento adatto a due tipologie di famiglie: a coloro che possono privarsi della liquidità per decenni senza alcun problema e che, pertanto, usufruiranno delle alte cedole semestrali staccate dal bond; a quanti volessero scommettere sulla ripresa dei prezzi obbligazionari con la futura discesa dei tassi d’interesse.

A questo proposito, basta guardare ai prezzi del BTp 2044 di solamente un anno fa. La quotazione era superiore a 135, per cui da allora la perdita è stata nell’ordine di oltre un quinto. E all’apice di fine 2020, oltrepassò 170. Difficile che rivedremo questi valori estremi, più probabile che riusciremmo eventualmente a guadagnare cifre più che dignitose nel medio-lungo periodo con la risalita dei prezzi a livelli ben inferiori ai massimi storici.

Da questa asta di BTp, il Tesoro punta a raccogliere complessivamente un importo compreso tra 8 e 9,5 miliardi di euro.

giuseppe.timpone@investireoggi.it