Siamo tutti sulla stessa barca quando cerchiamo un volo: si analizzano mille compagnie ma il risultato non cambia, i prezzi dei voli aerei sono alti. Quasi sempre, almeno. Si parla ormai da tempo dei rincari dei voli, che hanno raggiunto prezzi altissimi nel giro di un anno. L’ultimo esempio lampante è arrivato a Pasqua, quando i costi per raggiungere alcune mete italiane ed europee hanno raggiunto cifre elevate. E non andrà meglio durante i prossimi ponti di primavera e le vacanze estive, dove già sono attesi prezzi decisamente superiori a un anno fa.

Il problema dei voli costosi ha varie motivazioni. Da un lato il caro carburante, che ha avuto come conseguenza il rincaro da parte delle compagnie aeree dei biglietti, dall’altro la pandemia di covid, che ha provocato molti disagi, licenziamenti e difficoltà nel settore aereo, disagi che, a oggi, non sono del tutto risolti.

Voli aerei sempre più cari e stavolta c’entrano le emissioni zero

Infatti, alcuni vettori, per i prossimi mesi, hanno già annunciato la cancellazione dei voli aerei. Ma nuovi rincari sono previsti anche in futuro e stavolta non c’entrano né la pandemia né il caro carburante. Entro il 2050, infatti, le compagnie aeree dovranno arrivare all’obiettivo delle zero emissioni e questo prevede per i vettori 800 miliardi di euro di costi aggiuntivi, portando a 1,900 miliardi di euro la spesa per la transizione energetica del settore.
Come scrive Il Corriere, si tratta di cifre altissime che le compagnie, ma anche le società di gestione e i controllori del traffico aereo, non saranno in grado di gestire. Ecco perché a subirne le conseguenze saranno i biglietti aerei, che molto presto potrebbero costare di più. A rimetterci saranno ovviamente i passeggeri.

Quanto costerà in più un biglietto

Ma quanto si dovrà sborsare in più per un biglietto? Si stimano circa 21 euro in più a volo fino al 2050.


La Ue, infatti, ha stabilito che entro questa data si dovranno raggiungere le emissioni zero. Entro il 2030 si punta ad una tappa intermedia con un calo del 55% delle emissioni di gas serra fino ad arrivare all’azzeramento nel 2050. L’obiettivo è chiaro: fermare il riscaldamento globale e rendere più stabili le temperature. Anche gli aerei saranno coinvolti e per fare la loro parte punteranno a velivoli moderni con motori che bruciano meno carburante, fino alla sostituzione dei combustibili fossili con il «Saf», il carburante sostenibile per l’aviazione.

Secondo un recente studio di Seo Amsterdam Economics Royal Netherlands Aerospace Centre, tutto ciò costerà moltissimo alle compagnie, fino a 820 miliardi di euro di extra-costi.
Da un lato i vettori vogliono dimenticare la pandemia che ha causato enormi problemi, perdite economiche e anche disagi, ma dall’altro lato – come scrive il Corriere della Sera – le norme Ue sull’ambiente stanno dando filo da torcere, visto che entro il 2050 dovranno sborare 136 miliardi di euro per l’«Emissions trading scheme», più altri soldi per le altre direttive come la Etd e la ReFuelEu. Insomma, la conseguenza più temibile di tutto ciò saranno i biglietti aerei ancora più cari. Dovremmo quindi dire addio ancora per un bel po’ di tempo ai voli low cost.