Voglia di cambiare vita? Forse meglio informarsi un attimo sui costi della nazione che state per scegliere. Ecco quindi la classifica dei paesi più cari al mondo. Una lista di 15 nazioni dalle quali è meglio stare alla larga, se si vuole intraprendere un nuovo percorso per trasferirsi e ripartire da zero.
Paesi più cari al mondo, occhio al costo della vita
Gli inglesi dicono cheap per indicare qualcosa di economico, mentre con la parola expensive, all’opposto, si riferiscono a un qualcosa di particolarmente costoso.
Affidiamoci quindi a questi esperti, i quali hanno stilato una vera e propria classifica dei paesi più costosi al mondo. Non perdiamoci in troppi giri di parole, ecco la top 15:
- Bermuda
- Svizzera
- Isole Cayman
- Bahamas
- Barbados
- Norvegia
- Singapore
- Islanda
- Danimarca
- Israele
- Hong Kong
- Australia
- Lussemburgo
- Nuova Zelanda
- Stati Uniti
Una vera e propria black list da tenere alla larga. Al quindicesimo posto abbiamo la terra dei sogni, gli Stati Uniti. Chi non vorrebbe visitarla almeno una volta nella vita? I tanti film che vediamo al cinema e in tv non possono bastare per descrivere il fascino, ma emigrare lì sembra davvero proibitivo.
Il podio proibito
Ah, l’Italia… terra di santi, navigatori e poeti. Ma anche di ottimo cibo e di splendidi paesaggi naturali, oltre che di storia antica che ha pochi eguali nel mondo.
Che dire invece delle più costose in generale? Al terzo posto abbiamo le Isole Cayman, luogo turistico perfetto per passarci una vacanza, ma viverci? Pare proprio di no. Rinomato invece l’alto costo della vita in Svizzera, dove uno stipendio minimo (come in Norvegia) può arrivare anche a 4000 euro, ma per pagarti l’affitto devi spenderne almeno la metà e con quel che ti rimane non è detto che riesca a pagare spesa e utenze, visti i prezzi esorbitanti. al primo posto invece c’è Bermuda. I dazi alti per le importazioni sono solo uno dei suoi problemi. Gli affitti sono altissimi, per non parlare del costo dei generi alimentari. Insomma, anche qui, una vacanza con grande piacere, ma poi sarà meglio tornare di corsa nell’accogliente e bistrattata Italia.