Questi incentivi non s’hanno più da fare. Parole e musica del ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti. Novità per il bonus casa. Il Governo si prepara a rivedere completamente le misure adottate in questi ultimi mesi, considerate ormai straordinarie, ossia un’eccezione dovuta alla crisi economica.

Novità bonus casa, cosa ci attende?

Crisi economica e inflazione. Sono state queste le parole d’ordine che più volte abbiamo sentito dopo la guerra in Ucraina e le conseguenze che ha comportato.

Su tutte l’aumento del costo di alcune materie prime fondamentali per le nostre utenze, come energia e gas. Ora che il quadro sta cambiando, anche le misure adottate dal Governo per far fronte alla situazione, sono pronte a fare retromarcia, o quanto meno ad essere cambiate. Cosa ci attende? Le parole di Giorgetti sono esaustive in questo senso, quanto meno riguardo alle intenzioni della politica:

“Il primo obiettivo del governo è superare gradualmente alcune delle misure straordinarie attuate negli ultimi tre anni e individuare nuovi interventi sia per il sostegno ai soggetti più vulnerabili sia per il rilancio dell’economia”.

Da queste parole si evince che la questione non è accentrata soltanto sulla crisi degli ultimi mesi, ma su un intero percorso politico iniziato ben 3 anni fa, molto prima della guerra russa. Si è fatto un gran parlare, propio in questo periodo, in merito al superbonus (bonus 110), ed è ancora sull’edilizia che il ministro sembra puntare la sua attenzione:

“La normalizzazione della politica di bilancio passa anche attraverso la revisione degli incentivi come Superbonus e bonus facciate, che hanno avuto un tiraggio nettamente superiore alle stime. Per questo intendiamo rivedere l’intera materia degli incentivi edilizi”.

Nuovi incentivi in arrivo?

Per fortuna le parole di Giorgetti non fanno pensare a una eliminazione complessiva dei bonus casa, semmai a una loro revisione.

Ma in che modo verranno modificati? Al momento è difficile dare una risposta chiara in merito. Rimane il dato di fatto: ovvero, il via libera dell’Aula del Senato al decreto sulla governance del Pnrr: i sì sono stati 83, 57 i no e 6 gli astenuti. Ora il provvedimento passa alla Camera, e sarà convertito in legge il 25 aprile. Alcune delle possibili soluzioni, già pensate dalla nostra politica, potrebbero essere quelle di introdurre nuove misure per aumentare l’assegno unico.

Al vaglio anche interventi sulle politiche invariate, ossia quelle che riguardano i rinnovi contrattuali. Mancano però direttive in merito alle pensioni, una grave pecca secondo il sindacalista Bombardieri. Così come manca al momento una chiara indicazione relativa alle sbandierate novità sul bonus casa. Insomma, sarà riveduto e corretto, ma in che modo? Forse dopo la data annunciata del 25 aprile il tutto sarà più chiaro, si spera.