Reporter Senza Frontiere ha aggiornato recentemente la classifica sulla libertà di stampa nel mondo, il cosiddetto World Press Freedom Index, una classifica che certamente ha fatto subito discutere – soprattutto certi media, evidentemente toccati personalmente dalla questione – ma anche diverse persone che si chiedono ancora come mai l’Italia sia ulteriormente retrocessa rispetto alla scorsa classifica, scendendo al 77° posto, mentre sopra di lei vi siano altri Paesi come El Salvador e Burkina Faso. In aggiunta a ciò, in classifica compare anche la Moldavia, un gradino sopra l’Italia, che tuttavia non è certo nota come uno dei Paesi più virtuosi d’Europa in quanto a integrità e correttezza nell’informazione. Sotto questo aspetto, la classifica di RSF viene aggiornata ogni anno seguendo diversi parametri, che guardano sostanzialmente alla quantità e alla qualità. [tweet_box design=”box_09″ float=”none”]La classifica aggiornata sulla libertà di stampa nel mondo: Italia ancora giù[/tweet_box] Per ciò che riguarda il primo criterio, RSF analizza il numero di giornalisti uccisi, arrestati o licenziati, in base a quanto hanno scritto e alle dinamiche del loro lavoro. Il secondo parametro, invece, si basa su un questionario anonimo che l’associazione invia ad associazioni, gruppi di giornalisti, singoli reporter, i quali sono chiamati a rispondere su questioni legate al pluralismo e all’indipendenza dei media, al contesto e alle operazioni di autocensura, alla legislazione vigente, alla trasparenza e alle infrastrutture. E’ stato soprattutto quest’ultimo punto a far discutere sulla plausibilità di questa classifica, visto che si basa prevalentemente su criteri soggettivi piuttosto che oggettivi. Tuttavia, a pesare sul declino dell’Italia riguardo alla libertà di stampa, un declino iniziato nel 2013 e proseguito quest’anno, vi sono diversi parametri fondanti, come ad esempio le numerose accuse di diffamazione ai giornalisti, le minacce a loro rivolte e le conseguenti misure di protezione orchestrate dalla polizia: a pesare quest’anno anche le vicende che hanno coinvolto i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, autori di due libri-inchiesta sulla Chiesa Cattolica, e anche se qualcuno dice che in realtà la questione riguarda il Vaticano, sono due giornalisti italiani a essere rimasti coinvolti in vicende giudiziarie per quanto hanno scritto. Esiste un problema di libertà di stampa in Italia, quindi? Sì, ma forse non è così esagerato. Risultano evidenti certe linee editoriali intraprese da alcuni quotidiani che, per seguire una certa coerenza, a volte inciampano sulle ovvietà, ma da qui a dire che in Moldavia c’è una maggiore libertà di stampa che in Italia ce ne passa, anche perché qui non abbiamo le pressioni dei filo-russi che tendono a farci scrivere quel che loro vogliono, solo per fare un esempio. La classifica aggiornata da RSF sulla libertà di stampa risulta comunque molto interessante, perché ci fa comprendere anche come il nostro Paese viene percepito dagli stessi addetti al settore. Il vero problema in Italia, semmai, sta nella qualità dell’informazione e dei media, visto che sotto questo aspetto davvero in pochi si salvano: ci si smarrisce oggi tra giornali che fanno puro terrorismo raccogliendo una semplice indiscrezione e montandone un caso – è l’esempio dei venditori ambulanti senegalesi addestrati dall’ISIS pronti a colpire sulle nostre spiagge – e altri organi di disinformazione che non fanno altro che scrivere bufale per raccogliere visite e click, ingannando il più delle volte gli ignari utenti e lettori – anche per evidente colpa di questi ultimi.
Andiamo quindi a vedere le prime 100 posizioni – su 180 – da quali Paesi sono occupati. Lasciamo a voi il resto delle considerazioni in merito:- Finlandia
- Olanda
- Norvegia
- Danimarca
- Nuova Zelanda
- Costa Rica
- Svizzera
- Svezia
- Irlanda
- Giamaica
- Austria
- Slovacchia
- Belgio
- Estonia
- Lussemburgo
- Germania
- Namibia
- Canada
- Islanda
- Uruguay
- Repubblica Ceca
- Suriname
- Portogallo
- Lettonia
- Australia
- Ghana
- Cipro
- Liechtenstein
- Samoa
- OECS
- Cile
- Capo Verde
- Andorra
- Spagna
- Lituania
- Belize
- Tonga
- Regno Unito
- Sudafrica
- Slovenia
- Stati Uniti
- Burkina Faso
- Botswana
- Trinidad e Tobago
- Francia
- Malta
- Polonia
- Mauritania
- Romania
- Comore
- Taiwan
- Niger
- Haiti
- Argentina
- Papua Nuova Guinea
- Madagascar
- Guyana
- El Salvador
- Serbia
- Mongolia
- Mauritius
- Repubblica Dominicana
- Croazia
- Georgia
- Senegal
- Malawi
- Ungheria
- Bosnia-Erzegovina
- Hong Kong
- Corea del Sud
- Tanzania
- Giappone
- Lesotho
- Armenia
- Nicaragua
- Moldavia
- ITALIA
- Benin
- Guinea-Bissau
- Fiji
- Cipro del Nord
- Albania
- Sierra Leone
- Perù
- Kyrgyzstan
- Costa d’Avorio
- Mozambico
- Togo
- Grecia
- Kosovo
- Panama
- Seychelles
- Liberia
- Bhutan
- Kenya
- Tunisia
- Bolivia
- Libano
- Timor Est
- Gabon
Per guardare la classifica nel dettaglio vi invitiamo a cliccare sul sito di Reporter Senza Frontiere sul World Press Freedom Index 2016.