Per le famiglie con basso reddito spesso è davvero ostico riuscire a trovare un appartamento adatto alle proprie esigenze e a prezzi ragionevoli. Per questo motivo la domanda per le case popolari rappresenta un aiuto fondamentale al quale fare ricorso. Ma come fare per effettuare la domanda e quali sono i requisiti da soddisfare? Scopriamolo insieme.

Domanda case popolari, chi può farla?

Per case popolari si intendono appartamenti con affitto molto basso che può arrivare anche a soli 50 euro al mese.

Si tratta di case gestite dalle autorità locali, quindi per questo motivo è necessario fare domanda al proprio comune di residenza, o alla Provincia e alla Regione, qualora pubblicassero un nuovo bando di assegnazione. La domanda deve essere effettuata per via telematica, quindi online, compilando uno specifico modulo. Tale documento raccoglierà tutti i dati del richiedente e formerà una graduatoria relativa all’assegnazione dell’immobile. Ma quali sono i requisiti da soddisfare? Eccoli elencati:

  • non possedere altro alloggio;
  • non essere occupanti abusivi di una casa popolare;
  • non essere stati sfrattati da una precedente casa popolare;
  • residente nel comune dove si fa richiesta;
  • non superare il tetto relativo al reddito annuo.

Questo ultimo requisito necessita di ulteriori approfondimenti, in quanto varia a seconda dei componenti della famiglia e dei casi specifici. Ad esempio, possono essere ammessi anche nuclei familiari monocomponenti che non superano i 20.270,56 annui. In generale, invece, la somma da non superare dall’intero nucleo familiare è di 16.674,17. Per presentare domanda per la casa popolare sarà quindi necessario presentare il proprio ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), il quale fornirà tutti i dati necessari per stilare la graduatoria di assegnazione.

Polemiche e contraddizioni

Il bel paese non è sempre tutto rose e fiori. Chi fa costantemente domanda per le case popolari conosce bene le contraddizioni che questa agevolazione porta con sé. In Italia, infatti, non sono mancate le polemiche e non mancano tutt’ora quando si tratta di assegnare tali alloggi alle famiglie.

Esistono infatti casi in cui il richiedente attende per anni e anni, senza mai trovare un riscontro pratico alla propria richiesta. In altri casi, invece, la domanda è stata accolta in tempi relativamente brevi. Come mai questa discrepanza?

Le ragioni di tali problematiche non sono sempre chiare, ed esistono a tal proposito svariate associazioni che si battono al fine di ottenere una riforma che renda le graduatorie più chiare e l’intero sistema che le determina più trasparente. Ad ogni buon conto, per le famiglie bisognose esistono anche altri importanti incentivi, come ad esempio il bonus affitti, il quale permette ai nuclei familiari con basso reddito di far fronte agli affitti offrendo un sostanzioso contributo al canone di locazione da pagare.