Il rapporto tra figli desiderati e figli messi al mondo sta diventando imbarazzante. La crisi delle nascite nel nostro paese affonda le sue radici in diversi aspetti che si trasformano in vere e proprie motivazioni relative al perché ci siano pochi nuovi neonati in Italia. Le testimonianze di molteplici coppie sono esplicative in tal senso. Andiamo a vedere quindi perché nel nostro paese si sta registrando un massiccio calo della natalità.
Crisi delle nascite, perché non facciamo figli?
Abbiamo già accennato al rapporto tra bambini desiderati e figli effettivamente messi al mondo.
Che questo fosse però una causa e non l’origine del problema, era da aspettarselo. A una più attenta analisi, infatti, ci accorgiamo che anche l’invecchiamento della popolazione femminile non è altro che un effetto della causa principale: la mancanza di fiducia nel futuro. Quali sono le ragioni che spingono le giovani coppie a invecchiare senza mettere al mondo il bimbo desiderato? Eccole elencate secondo quelle che sono state le testimonianze raccolte:
- bonus e agevolazioni non sufficienti;
- pochi asili nido;
- bassa retribuzione;
- totale assenza di lavoro o di prospettive lavorative solide;
- affitti esorbitanti.
Un’unica grande ragione
Potremmo riassumere tutti questi punti in un unico vero grande motivo: l’assenza di un adeguato supporto economico.
A questo va poi aggiunto il meccanismo perverso dell’ISEE, il quale fa sembrare ricche anche famiglie che in realtà sono semplicemente tra le poche fortunate che riescono ad abbinare senza troppi affanni il pranzo con la cena. Abbiamo parlato dei problemi delle donne madri al lavoro, ma c’è anche il caso opposto, l’altra faccia della medaglia. Quella che vede in caso di separazione le donne tutelate in tutto, mentre i padri finiscono in mezzo a una strada. Ed è anche per questo motivo che molti uomini hanno deciso di rinunciare a fare figli.
Il nuovo Governo ha particolarmente a cuore il concetto di famiglia. Tanto che è stata aggiunta una nuova Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella. Ma non sarà facile sbrogliare i fili di una matassa così ingarbugliata, la quale palesa non solo le carenze dello Stato da un punto di vista economico, ma anche sociale, con contraddizioni che sembrano ormai irrisolvibili e che ci lasciano con la stessa sensazione che stanno provando i nostri giovani e potenziali genitori: sfiduciati.