L’11 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento n. 176284, dando ufficialmente il via a una nuova tornata di comunicazioni indirizzate ai soggetti titolari di partita IVA. Si tratta delle cosiddette lettere compliance Modello IVA 2023, strumenti finalizzati a promuovere l’adempimento spontaneo e a offrire l’opportunità di sanare eventuali irregolarità prima di un intervento sanzionatorio più gravoso.
Queste lettere, inviate direttamente ai contribuenti interessati, derivano da un’attenta attività di controllo svolta dall’Amministrazione finanziaria, fondata sull’incrocio dei dati dichiarati nella dichiarazione IVA 2023, relativa all’anno d’imposta 2022, con le informazioni ottenute attraverso i canali digitali obbligatori.
Il meccanismo di verifica alla base delle lettere compliance
Alla base dell’iniziativa vi è un sofisticato sistema di controllo incrociato. L’Agenzia delle Entrate confronta i dati comunicati nei quadri VE e VJ del Modello IVA 2023 con le informazioni presenti nelle banche dati telematiche. In particolare, vengono analizzati:
- le fatture elettroniche trasmesse tramite il Sistema di Interscambio (SdI);
- i corrispettivi giornalieri registrati e inviati telematicamente dagli esercenti.
L’obiettivo di questa analisi è individuare eventuali difformità tra i dati dichiarati e quelli effettivamente trasmessi attraverso i canali digitali obbligatori. Le anomalie rilevate possono essere indice di errori materiali, omissioni oppure situazioni più gravi che configurano comportamenti non allineati alla normativa fiscale vigente.
Le opzioni per il contribuente che riceve la comunicazione
Chi riceve una delle lettere compliance Modello IVA 2023 ha la possibilità di agire in due modi, in base alla propria posizione fiscale e alle motivazioni delle discrepanze riscontrate.
Giustificazioni documentate
Nel caso in cui il contribuente sia in grado di fornire motivazioni adeguate per spiegare le incongruenze emerse, può trasmettere all’Agenzia delle Entrate le proprie controdeduzioni.
I canali e le modalità per l’invio delle spiegazioni sono riportati all’interno della stessa comunicazione ricevuta. Le giustificazioni devono essere corredate da documentazione idonea a dimostrare la correttezza della dichiarazione originaria.
Ravvedimento operoso
Qualora il soggetto interessato riconosca l’esistenza di errori o omissioni, può procedere alla regolarizzazione spontanea tramite il cosiddetto ravvedimento operoso. Si tratta di uno strumento previsto dal Decreto Legislativo n. 472/1997, art. 13, che consente di correggere la propria posizione mediante:
- la presentazione di dichiarazioni integrative;
- il pagamento delle imposte dovute;
- l’applicazione di sanzioni ridotte rispetto a quelle ordinarie.
Inquadramento sanzionatorio: cosa cambia con la data della violazione
È importante tenere in considerazione un elemento temporale fondamentale: le violazioni oggetto delle lettere compliance si riferiscono all’anno d’imposta 2022, dunque sono state commesse prima del 1° settembre 2024. Questo aspetto esclude l’applicazione delle modifiche introdotte dal Decreto Legislativo n. 87/2024, entrato in vigore proprio a partire dal 1° settembre 2024 e volto a riscrivere la disciplina delle sanzioni e del ravvedimento operoso.
Pertanto, la regolarizzazione deve essere effettuata secondo le disposizioni precedenti e può rientrare in due fattispecie distinte:
- dichiarazione infedele: in presenza di operazioni imponibili non correttamente riportate, si applica una sanzione pari al 90% della maggiore IVA dovuta o del minor credito utilizzato;
- dichiarazione irregolare: in caso di errori formali, la sanzione prevista è fissa, pari a 250 euro.
In entrambi i casi, la sanzione può essere ridotta a un settimo del minimo previsto, a condizione che il contribuente utilizzi tempestivamente lo strumento del ravvedimento operoso.
Lettere compliance Modello IVA 2023: modalità operative per la regolarizzazione
Per procedere a versamento della sanzione occorre compilare il Modello F24. Nella compilazione occorre indicare il codice tributo e l’anno di riferimento. In dettaglio:
- codice tributo – 8911;
- anno riferimento – 2022.
Occorre compilare anche il campo codice atto. In questo campo occorre riportare il codice che si trova in alto al sinistra della lettere di compliance ricevuta. Il codice si compone di 11 cifre.
Un’opportunità da sfruttare
Le lettere compliance Modello IVA 2023 non rappresentano solo un avviso di irregolarità, ma anche una concreta possibilità per il contribuente di sanare la propria posizione in maniera agevolata. Questo tipo di comunicazione rientra infatti nella strategia dell’Agenzia delle Entrate orientata alla compliance fiscale collaborativa, volta a prevenire l’adozione di misure coercitive più severe attraverso il dialogo e l’adempimento spontaneo.
Inoltre, intervenire tempestivamente può evitare l’avvio di controlli più approfonditi, come accertamenti o verifiche, e consente di beneficiare delle significative riduzioni sanzionatorie previste dal ravvedimento operoso.
Riassumendo
- L’Agenzia ha avviato nuove lettere compliance per il Modello IVA 2023.
- Controlli basati su confronto tra dichiarazioni IVA e dati telematici trasmessi.
- Le anomalie riguardano differenze nei quadri VE e VJ del Modello IVA.
- I contribuenti possono giustificarsi o regolarizzarsi con ravvedimento operoso.
- Le violazioni precedenti al 1° settembre 2024 seguono le vecchie regole sanzionatorie.
- Il pagamento agevolato si effettua con modello F24.