Scegliere tra immigrati e bassa crescita?
La banca centrale è in allerta sulle possibili ripercussioni negative sulla crescita economica della carenza di lavoratori disponibili. Il pil è cresciuto dell’1,2% nel 2016, ma nel primo trimestre di quest’anno ha accelerato al 2,9% e nel secondo trimestre al 2,6% su base annua. Secondo l’istituto, tra cambi frequenti di lavoro e aumenti salariali per trattenere quelli assunti o per attirarne di nuovi, le imprese potrebbero imbattersi in problemi di produttività calante e di inflazione.
A differenza della Germania, la politica sull’immigrazione della Danimarca è restrittiva e va detto che tra i rifugiati non sono state riscontrate caratteristiche in grado di renderli immediatamente occupabili nel paese. Da qui, o si apre ai lavoratori stranieri con misure come quelle per accogliere i lavoratori qualificati europei o i danesi dovranno accettare tassi di crescita più bassi. Certo, per essere un problema, di piena occupazione vorrebbero preoccuparsi tutti i governi.