Fino allo scorso anno la doppia laurea era un vezzo a vantaggio di pochi eruditi. Magari la seconda poteva essere un titolo di studio preso dopo la pensione. Da quest’anno, anche se non molti lo sanno, è stata attuata quella che viene chiamata rivoluzione della doppia laurea. Uno studente può iscriversi a due facoltà diverse contemporaneamente e laurearsi in due rami differenti in 5 anni.

Quando la laurea non basta più per trovare lavoro. il titolo raddoppia!

Quante volte vi è capitato di leggere un annuncio contenente un’offerta di lavoro in cui oltre alla laurea si richiedeva una certa competenza o esperienza in altro? Il mondo del lavoro è innegabilmente cambiato.

Le professioni non sono più dei compartimenti stagno separati. Settori e discipline si mescolano. Esistono tante aree che riguardano più competenze. Pensiamo ad esempio al settore delle risorse umane: da un lato è richiesta analisi psicologica dei candidati, dall’altra è un canale preferenziale la formazione giuridica. E se allarghiamo lo sguardo alle nuove professioni digitali questa contaminazione appare ancora più evidente. Pensiamo ad un avvocato che voglia specializzarsi nel diritto alla privacy o negli algoritmi dell’IA. Perché non dargli la possibilità di farlo subito?

La rivoluzione della doppia laurea

Ad introdurre in Italia la possibilità di prendere due lauree contemporaneamente è stata la Legge 33 del 12 aprile 2022. La norma ha abolito un vecchio e anacronistico divieto risalente al lontano 1933.

Forse questo percorso può sembrare un paradosso  in un mondo in cui i laureati fanno fatica a trovare lavoro. Se mettiamo in discussione il valore della laurea allora che senso avrebbe prendere due? Il senso è proprio superare i limiti del titolo di studio tradizionale, rendendolo più idoneo al mondo del lavoro. Il vantaggio, quindi, è prima di tutto competitivo. Però non si può tralasciare l’aspetto culturale di una simile scelta. Chi investe nella doppia laurea dovrà impegnarsi molto per seguire due corsi universitari allo stesso tempo.

Quanto costa fare due università contemporaneamente

Una riforma dunque di cui si sentiva il bisogno? Non per tutti. C’è chi sottolinea che sarebbe stato meglio puntare sulla qualità che sulla quantità. Adeguare ogni singolo percorso di studio ai possibili sbocchi professionali e non “costringere” gli studenti a prendere due lauree diverse.

Tra le obiezioni alla misura c’è anche quella di essere uno strumento per pochi. Chi può permettersi di pagare doppie tasse universitarie? La Legge stabilisce che, se alla prima iscrizione si rientra nella soglia Isee per un esonero totale o parziale dal pagamento delle tasse universitarie, questo possa essere traslato anche sulla seconda iscrizione. Aldilà di questo aiuto indubbiamente i costi di un simile percorso formativo per molti restano proibitivi.

Quali lauree si possono prendere contemporaneamente?

L’ideatore della norma parla di una riforma sartoriale, cucita su misura. Il testo infatti prevede un elenco di combinazioni possibili tra titoli di studio.

La Legge, inoltre, analizza i casi particolari: dalla frequenza del dottorato a corsi afferenti università estere, dall’iscrizione alle scuole per il sostegno (TFA) a quelle ad ordinamento speciale. Le FAQ sulla doppia laurea passano in rassegna caso per caso. Indubbiamente in questo prima anno di adeguamento non manca qualche difficoltà ma il primo passo è stato fatto.