Mercati incerti, tensione a tratti alle stelle e rendimenti obbligazionari sempre allettanti. In una fase come questa è diventato sensato investire a breve termine per sfruttare le alte cedole ancora offerte senza esporsi eccessivamente alla volatilità. E la settima tranche del BTp short term in asta domani lo consente. Il bond ha scadenza 25 febbraio 2027 e stacca cedola annuale lorda del 2,55% (ISIN: IT0005633794). L’importo sarà compreso tra un minimo di 2,5 e un massimo di 3 miliardi di euro. Sempre domani, ma di pomeriggio, si terrà l’asta supplementare, riservata agli “Specialisti in titoli di stato”, per un ammontare massimo di 600 milioni.
Quotazione sopra pari
Quali condizioni offre il BTp short term per investire a breve? Il titolo si acquista sul mercato secondario sopra la pari.
Ieri, la quotazione a fine seduta era di 101. Può sembrare un sovrapprezzo minimo, ma data la durata corta del titolo implica un rendimento alla scadenza ben inferiore al tasso cedolare. In effetti, ieri si attestava esattamente al 2% lordo, corrispondente all’1,68% netto.
Dalla sua emissione nel gennaio scorso, il BTp short term è stato negoziato quasi sempre sopra la pari. Dunque, per investire a breve termine in questo bond dovreste spendere sui 1.010 euro per ogni lotto minimo di 1.000 euro nominali. In cambio, riceverete ogni sei mesi una cedola netta di 11,16 euro. Al netto dell’inflazione italiana attesa nel medio-breve periodo, il rendimento dovrebbe restare grosso modo positivo o intorno allo zero. Meglio di niente, ma non stiamo certamente parlando di un asset capace di farci fruttare la liquidità impiegata.
Investire a breve alternativa a conto in banca
Del resto, l’orizzonte temporale è così corto da non consentirci diversamente. Investire a breve nel BTp short term dovrebbe essere considerata un’alternativa al conto deposito o poco più.
Con i tassi di interesse attesi in calo anche nei prossimi mesi, il tratto lungo della curva si rivela potenzialmente più allettante. Tuttavia, come scritto ad inizio articolo, ciò rientra in un’ottica speculativa che in una fase incerta come questa molte famiglie evitano per non incorrere in qualche cattiva sorpresa.