Le domande per il buono nido o bonus nido che dir si voglia sono partite da tempo. Anzi, ormai da qualche giorno sono partiti i processi di validazione delle istanze da parte dell’INPS. Il programma è stato subito chiaro, con le istruttorie scattate dal 2 aprile scorso. Le novità per il bonus nido 2025 sono diverse. A partire dagli importi. Ecco la guida alla misura e cosa cambia in base alla data di nascita del bambino.
“Buonasera, sono diventata mamma a febbraio 2024. Ho sfruttato la maternità obbligatoria, la facoltativa, poi sono stata in aspettativa ma adesso mi tocca riprendere a lavorare. Non sono come fare con mio figlio, cioè dove lasciarlo.
Allora avevo pensato ad un nido. Che da preventivo, mi costerà 350 euro al mese. Allora mi sto domandando se potevo avere diritto al bonus nido che potrebbe farmi comodo per non erodere parte dello stipendio per la retta dell’asilo. Mi spiegate per cortesia come funziona la prestazione?”
Guida alla richiesta del bonus nido, come prendere 3.600 euro nel 2025
Con il messaggio numero 1014/2025 pubblicato sul suo sito istituzionale, l’INPS ha prodotto gli opportuni chiarimenti riguardo il bonus nido. Un messaggio mai così atteso viste le modifiche ed il potenziamento della misura nel 2025. Dalla legge di Bilancio non sono mancate delle novità riguardo questa misura. E adesso l’INPS con quel messaggio ha chiarito molti aspetti del bonus, soprattutto ha chiarito che dal 2 aprile partivano le istruttorie, ovvero gli esami delle richieste inviate. Per i bambini nati prima del 2024, il bonus è pari a 272,73 euro al mese (11 rate annuali con l’ultima da 272,70 euro).
Ma solo per quelle famiglie il cui ISEE minori è fino a 25.000 euro, con un bonus annuale da 3.000 euro. Se l’ISEE è più alto ma non superiore a 40.000 euro il bonus diventa pari a 227,27 euro al mese con l’ultima delle 11 rate da 227,30 euro, per un totale di 2.500 euro di bonus. Infine per chi ha ISEE più elevati, il bonus mensile diventa pari a 136,37 euro (ultima delle 11 rate da 136,30 euro) e per l’anno intero diventa di 1.500 euro.
Queste ultime cifre, cioè le più basse, valgono anche per le famiglie che non hanno un ISEE in corso di validità per assenza della DSU o perché hanno presentato una DSU con omissioni e difformità. Infatti come per l’Assegno unico anche per il bonus nido l’ISEE serve a determinare gli importi spettanti, non per determinare il diritto alla prestazione, per il quale basta la domanda.
Importi, date di nascita dei bambini e tutte le cose da conoscere
Diverso il caso dei bambini nati dal 1° gennaio 2024 in poi. Ed è questo che dicevamo prima quando abbiamo sottolineato come gli importi variano in base alla data di nascita dei bambini. Infatti per le nascite del 2024 l’importo è pari a 3.600 euro annui (327,27 euro al mese per 10 mesi ed un mese da 327,30 euro). E il limite ISEE previsto è fino a 40.000 euro.
Solo per chi non ha ISEE o lo ha più alto, l’importo anche per i nati dal primo gennaio 2024 torna quello solito, ovvero pari a 1.500 euro al mese in tagli da circa 136 euro al mese.
Va ricordato che il bonus comunque non può superare la retta pagata. Perché le cifre prima riportate sono quelle massime erogabili. Chi paga 150 euro al mese di retta, a prescindere da tutto, potrà recuperare solo 150 euro al mese di bonus. Chi paga 500 euro di retta, potrà recuperare solo la cifra massima mensile prevista, e la restante parte resta a suo carico.
Bonus nido, la guida alla domanda e agli allegati
In relazione al bonus nido assume rilevanza quindi l’indicatore ISEE. E per portarlo al di sotto delle soglie prima citate che determinano un incasso eventualmente maggiore del bonus, ecco le due grandi novità sull’ISEE 2025. In primo luogo il fatto che dall’ISEE adesso vengono levati i buoni fruttiferi, i libretti di risparmio e i buoni del tesoro.
Ma poi c’è anche la novità che è specifica per il bonus nido ed è stata introdotta con l’ultima manovra di Bilancio. Nell’ISEE per il bonus nido non contano i soldi percepiti di Assegno unico e Universale sui figli. Un’altra novità che permette più facilmente di abbassare l’ISEE prendendo più soldi di bonus nido. Per le richieste la procedura è sempre la stessa. Basta collegarsi al sito dell’INPS, accedere all’area riservata con SPID, CIE o CNS, ed entrare nel campo dedicato al bonus nido.
Occorre compilare il formulario, indicando il nome del bambino, gli altri dati anagrafici e l’asilo nido pubblico o privato, sempre se riconosciuto dalla normativa, a cui si manda il piccolo. Per ottenere il bonus vanno allegate volta per volta le ricevute di pagamento, le fatture e qualsiasi altra prova del pagamento. Nelle pezze giustificative delle spese deve essere riportato il codice fiscale dell’azienda che gestisce il nido. Oltretutto va allegata la ricevuta di primo ingresso del bimbo all’asilo.