“La società contemporanea subisce un processo di frammentazione a causa di un modo di pensare che è per natura sua di corta visione, perché trascura l’intero orizzonte della verità – della verità riguardo a Dio e riguardo a noi“, affermava Papa Benedetto XVI. Alle prese con i vari impegni della vita quotidiana, in effetti, può capitare a tutti di non riuscire ad adempiere a tutti i propri doveri e rispettare tutte le scadenze.

Dimenticanze che spesso possono costare davvero molto caro.

Ne sono un chiaro esempio le conseguenze con cui si rischia di dover fare i conti nel caso in cui non si pagano le tasse. Tra queste si annoverano il pignoramento dei beni, ipoteca o fermo amministrativo.

Proprio al fine di aiutare le famiglie duramente colpite dalla crisi economica in corso ad evitare di incorrere in situazioni di questo tipo, il governo ha deciso di garantire nel corso del 2023 una nuova tregua fiscale. In tale ambito si inserisce la rottamazione Quater che, in determinati casi, può agevolare coloro che rischiano di non riuscire a pagare tutti i propri debiti pregressi. Ecco come funziona.

Definizione agevolata: le scadenze da rispettare

Stando a quanto si evince dal sito dell’Agenzia delle Entrate, la Definizione agevolata, ovvero la Rottamazione –  quater, concerne “tutti i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022″. Le persone interessate a beneficiare di tale opportunità potranno presentare apposita richiesta entro il prossimo 30 aprile 2023. Il pagamento potrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2023.

È possibile, in alternativa, richiedere la rateizzazione per massimo 18 rate consecutive, da pagare entro cinque anni. In tal caso le prime due rate avranno scadenza 31 luglio e 30 novembre 2023. Le altre 16 rate verranno ripartite nei successivi quattro anni. I pagamenti  dovranno aver luogo il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024.

Rottamazione, così la domanda frammentata agevola chi rischia di saltare le rate

Un’agevolazione indubbiamente importante per tutti coloro che hanno debiti pregressi con il Fisco. Non mancano tuttavia le criticità. In particolare a destare qualche perplessità è il fatto che le prime due rate siano più pesanti rispetto a quelle successive. Questo perché grazie alle prime due rate si salda il 20% del debito totale.

Ma non solo, decadere dalla rottamazione sembra essere, purtroppo, molto facile e veloce. È sufficiente non pagare una sola rata, infatti, per dover dire addio alla rottamazione. Al fine di ovviare a questa problematica, pertanto, si consiglia di presentare una domanda per ogni cartella o comunque presentare più di una richiesta.

In questo modo, nel caso in cui non si riesca a pagare una rottamazione, non si rischia di intaccare le altre richieste. Un accorgimento che si rivela essere molto utile per chi teme di non riuscire a saldare tutti i debiti pregressi e non vuole perdere la possibilità di beneficiare della definizione agevolata.