Rateizzazione delle bollette  o bonus contro il caro energia? E’ questa la scelta che devono fare le imprese che nell’ultimo anno stanno subendo l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas.

Infatti, la norma che consente la rateizzazione delle bollette prevede espressamente che la scelta del pagamento dilazionato comporta la rinuncia ai crediti d’imposta contro il caro energia, consumi luce e gas, spettanti per il 4° trimestre 2022.

La scelta del Governo di imporre questo paletto è molto discutibile in quanto anche se l’impresa rateizza la bolletta, in realtà la parte rateizzabile è solo l’eccedenza rispetto al costo medio 2021, deve comunque sostenerne il pagamento.

Dunque, è irragionevole l’imposizione della scelta per l’una o per l’altra agevolazione che hanno una portata totalmente diversa tra loro.

La rateizzazione delle bollette

La possibilità di rateizzare le bollette di luce gas e prevista dall’art. 3 del DL 176/2022, decreto Aiuti-quater.

In particolare:

Al fine di contrastare gli effetti dell’eccezionale incremento dei costi dell’energia, le imprese con utenze collocate in Italia a esse intestate hanno facolta’ di richiedere la rateizzazione degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricita’ e gas naturale utilizzato per usi diversi dagli usi termoelettrici ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, a parita’ di consumo, nel periodo di riferimento compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.

La rateizzazione delle bollette può essere concessa per un minimo di dodici e un massimo di trentasei rate mensili.

In caso di mancato pagamento di due rate, anche non consecutive, entro dieci giorni dal relativo termine previsto nel piano di rateizzazione, l’impresa aderente al suddetto piano decade dal
beneficio del pagamento dilazionato ed e’ tenuta al versamento, in un’unica soluzione, dell’intero importo residuo dovuto entro i successivi dieci giorni.

In caso di mancato versamento di detto
importo, il fornitore procede all’escussione della garanzia assicurativa secondo le modalita’ stabilite dal contratto.

I crediti d’imposta contro il caro bollette

Nel corso del 2022, le imprese hanno potuto contare su una serie di crediti d’imposta:

  • alle imprese a forte consumo di energia elettrica (c.d. imprese energivore), è riconosciuto un credito d’imposta dal 20% al 45% delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica, per i primi tre trimestri, per il periodo ottobre/novembre, per il mese di dicembre del 2022 e per il primo trimestre del 2023;
  • alle imprese a forte consumo di gas naturale (c.d. imprese gasivore), è riconosciuto un credito d’imposta dal 10% al 45% delle spese sostenute per l’acquisto di gas naturale, per i primi tre trimestri, per il periodo ottobre/novembre, per il mese di dicembre del 2022 e per il primo trimestre del 2023;
  • alle imprese diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica, è riconosciuto un credito d’imposta dal 15% al 35% delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica, per il secondo e terzo trimestre, per il periodo ottobre/novembre, per il mese di dicembre del 2022 e per il primo trimestre del 2023;
  • alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale, è riconosciuto un credito d’imposta dal 25% al 45% delle spese sostenute per l’acquisto di gas naturale, per il secondo e terzo trimestre, per il periodo ottobre/novembre, per il mese di dicembre del 2022 e per il primo trimestre del 2023;
  • alle imprese che operano nei settori dell’agricoltura e della pesca, è riconosciuto un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per l’acquisto di carburante in ciascun trimestre del 2022 (per il secondo trimestre 2022, solo per il settore della pesca) e nel primo trimestre del 2023.

Tali bonus sono stati prorogati, con alcune novità, anche per il 1° e il 2° trimestre 2023.

La scelta tra la rateizzazione delle bollette e i crediti d’imposta

Il decreto che prevede la rateazione delle bollette, dispone espressamente che:

l’adesione al piano di rateizzazione di cui al comma 2, per i periodi corrispondenti, e’ alternativa alla fruizione dei crediti d’imposta di cui all’articolo 1 del presente decreto e all’articolo 1 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144 convertito, con modificazioni, dalla legge 17 novembre 2022, n. 175.

Inoltre nel provvedimento attuativo con il quale è stata individuata la procedura per richiedere la rateizzazione delle bollette, tale alternanza viene così ribadita:

L’adesione al piano di rateizzazione, per i periodi corrispondenti, e’ alternativa alla fruizione dei crediti d’imposta di cui all’art. 1 del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176 e all’art. 1 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144 convertito (..). Conseguentemente, la dichiarazione sostitutiva di cui al comma 4, lettera b), deve contenere una apposita dichiarazione dell’impresa di non fruire per i periodi corrispondenti al piano di rateizzazione dei crediti d’imposta di cui al precedente periodo.

Nel complesso, l’impresa deve scegliere tra rateizzazione delle bollette e crediti d’imposta contro il caro energia, 4° trimestre 2022.