In materia di integrazione salariale, con il messaggio n°1351 del 2023, l’INPS ha pubblicato il nuovo modello per la dichiarazione del “fruito”. Il modello deve essere compilato e trasmesso ai
fini della domanda di accesso all’assegno di integrazione salariale erogato dal Fondo di Integrazione Salariale e dai Fondi di solidarietà.

Come indicato sul portale dell’INPS, il Fondo di Integrazione Salariale, FIS, comprende tutti i datori di lavoro, anche non organizzati in forma d’impresa, che occupano almeno un dipendente e che non rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 10, decreto legislativo 148/2015, ossia della cassa integrazione ordinaria, e non sono destinatari delle tutele garantite dai Fondi di solidarietà bilaterali di cui agli articoli 26, 27 e 40 del medesimo decreto legislativo.

Il FIS eroga l’Assegno di integrazione salariale a favore dei lavoratori dipendenti, a seguito domanda presentata all’Istituto dai datori di lavoro la cui attività lavorativa è sospesa o ridotta in relazione a cause non dipendenti dalla volontà del lavoratore o del datore di lavoro, così come disciplinate dalla normativa in materia di cassa integrazione ordinaria o straordinaria.

La compilazione del modello per la dichiarazione del fruito

Al messaggio citato, l’INPS ha allegato la guida sulla corretta compilazione del modello in esame.

In particolare, con il foglio di calcolo anch’esso allegato al messaggio, il datore di lavoro potrà comunicare i periodi fruiti ed autorizzati relativi all’integrazione salariale.

L’azienda dovrà procedere sulla base delle seguenti indicazioni:

  • indicare la UP (Unità produttiva) oggetto della dichiarazione e l’Organizzazione dell’orario di lavoro prevalente nell’UP. Inserire i numeri di Autorizzazione.
  • verificare la correttezza dei dati inseriti all’interno del foglio di calcolo con estrema attenzione.
  • esportare il foglio in formato .csv e trasmetterlo all’Istituto mediante il servizio Comunicazione bidirezionale o, alternativamente, tramite PEC.

L’INPS specifica nuovamente di verificare la correttezza dei dati inseriti prima di esportare il file in .

csv poiché la riapertura del documento in quest’ultimo formato ne comprometterebbe il contenuto.

Un foglio per ogni unità produttiva

Dovrà essere compilato un foglio distinto per ogni UP. In relazione alla singola UP dovranno essere elencate tutte le autorizzazioni, anche eventualmente sovrapposte, per il periodo oggetto di dichiarazione. Tuttavia, le autorizzazioni relative al COVID-19 non devono essere inserite poiché i periodi relativi a tale causale sono neutralizzati.

Quindi, in caso di inserimento, le autorizzazioni in oggetto verranno scartate in automatico dalle procedure INPS.

Inoltre, i dati inseriti nel foglio di calcolo, una volta acquisiti correttamente in procedura, non potranno più essere modificati.

Nella compilazione del foglio di calcolo, si deve tenere bene a mente il concetto di biennio mobile. Si intende per tale un lasso temporale pari a due anni, che viene calcolato a ritroso a decorrere dall’ultimo giorno di trattamento richiesto da ogni azienda per ogni singola unità produttiva (UP), e che costituisce un periodo di osservazione nel quale verificare il trattamento già concesso che, cumulato al periodo di tempo oggetto di richiesta, rientra nella durata massima prevista nel biennio mobile dalla normativa di riferimento.