Sono vessato dalla ‘Sir tax’: essere insigniti di un ordine cavalleresco inflaziona il costo della vita… roba da non credere“, affermava Cedric Hardwicke. Proprio le tasse si rivelano essere una delle spese più odiate dai cittadini, perché devono essere pagate ogni anno, finendo per avere un peso non indifferente sui bilanci delle famiglie italiane. Ma non solo, le tasse incidono anche sugli investimenti, andando a diminuire il guadagno finale. Ridurre l’impatto delle tasse sui nostri risparmi e ottenere un rendimento più alto, però, è possibile.

Ecco come fare.

Come crearsi una rendita fissa con azioni ad alto rendimento e pagando meno tasse

L’inflazione, soprattutto nell’ultimo periodo, ha contribuito, inevitabilmente, a ridurre il nostro potere di acquisto. Al fine di contrastare il caro vita può rivelarsi opportuno effettuare degli investimenti ad hoc, grazie ai quali poter portare a casa un bel po’ di soldi. Più facile a dirsi che a farsi, dato che anche sui vari strumenti di investimento si pagano le tasse che vanno a ridurre il compenso finale.

In particolare è bene sapere che le azioni di società straniere potrebbero essere soggette a ritenute fiscali aggiuntive e addirittura veder applicare una doppia tassa sui dividendi. In pratica si rischia di pagare le tasse sia per il nostro Paese che per quello estero di riferimento. Proprio per questo motivo, nel caso in cui si desideri creare una rendita fissa con azioni ad alto rendimento è fondamentale prestare attenzione alla tassazione.

Titoli di Stato e azioni: la tassazione è differente

Entrando nei dettagli, le plusvalenze sugli ETF vengono considerate come reddito di capitale, mentre le minusvalenze come reddito diverso. In particolare i proventi ottenuti dagli ETF prevedono una tassazione pari al 26%, mentre la tassazione effettiva differisce a seconda delle diverse componenti dell’ETF. A titolo di esempio, nel caso in cui un ETF sia composto da Titoli di Stato e da azioni: i primi verranno tassati al 12,5% mentre le azioni al 26%.

Ma non solo, vi è anche una differenza fra i redditi generati dalle azioni in termini di dividendi e prezzo. In entrambi i casi è prevista una tassazione al 26%. A differenza dei dividendi, però, la componente prezzo è in grado di generare redditi diversi che possono essere compensati con minusvalenze passate.

Onde evitare spiacevoli sorprese, pertanto, si consiglia di prestare sempre la massima attenzione alle tasse che bisognerà pagare sui propri investimenti. Si può così optare per la soluzione più conveniente dal punto di vista remunerativo. In caso di dubbio, comunque, si consiglia di rivolgersi ad un esperto del settore. Ciò al fine di usifruire di consigli ad hoc in base al proprio budget ed esigenze.