Il board di Walmart ha comunicato i risultati del 2018, che evidenziano crescita dei ricavi e dei margini operativi ma, al contempo, una forte diminuzione dell’utile netto.

Risultato economico

Nell’esercizio, terminato il 31 gennaio 2019, il fatturato di Walmart è progredito del 2,9% su base annua a 510,3 miliardi di dollari rispetto i 495,8 miliardi del 2017. Nello specifico: la dinamica di Walmart U.S. registra un aumento del 4,1% a 331,7 miliardi (65,0% del totale) contro i 318,5 miliardi del precedente esercizio; Walmart International risulta in progresso del 2,3% a 120,8 miliardi (23,7% del totale) rispetto i 118,07 miliardi del precedente periodo di paragone; sul versante opposto Sam’s Club vede il  fatturato diminuire del 2,3% a 57,8 miliardi (11,3% del totale).

Sul fronte della gestione operativa, l’Ebitda è risultato pari a 32,6 miliardi (con relativa incidenza sui ricavi del 6,4%) in progresso del 5,4% rispetto ai 31,0 miliardi dell‘esercizio precedente (con relativo Ebitda margin del 6,2%).

A sua volta, l’Ebit sale del 7,4% dai 20,4 miliardi dell’esercizio precedente (con ros del 4,1%) ai 22,0 miliardi dell’esercizio sotto esame (ros del 4,3%) grazie al positivo apporto di Walmart U.S. (da 17,0 a 17,4 miliardi) e Sam’s Club (da 915 milioni a 1,5 miliardi) e alla riduzione dei costi corporate (da 2,7 a 1,8 miliardi), il tutto parzialmente bilanciato dalla performance di Walmart International il cui Ebit scende da 5,2 a 4,9 miliardi di dollari.

Nonostante ciò, ulteriori oneri per 8,4 miliardi parzialmente contenuti dal miglior risultato della gestione finanziaria (saldo negativo di 5,3 miliardi nell’esercizio chiuso il 31 gennaio 2018 contro il saldo negativo di 2,1 miliardi dell’esercizio in osservazione) portano ad un utile netto pari a 7,2 miliardi (1,4% dei ricavi), in calo di ben il  31,8% rispetto ai 10,5 miliardi del precedente periodo di raffronto (2,1% dei ricavi).

Situazione patrimoniale e finanziaria

La struttura finanziaria consolidata registra un patrimonio netto che diminuisce dagli 80,8 miliardi di dollari del 31 gennaio 2018 (con un ratio total asset/ equity pari a 2,53x) ai 79,6 miliardi del 31 gennaio 2019 (con un ratio total asset/ equity pari a 2,75x).

La posizione finanziaria netta presenta un saldo negativo aumentato da 35,3 miliardi a 47,7 miliardi per coprire il fabbisogno di liquidità generato dall’andamento dei flussi di cassa. Il saldo della componente a breve della PFN alla fine dell’esercizio era positivo e pari a 2,5 miliardi (e positivo per 1,5 miliardi al 31 gennaio 2018). In ogni caso i ratios Net debt / Ebitda pari 1,46x e Net debt / Equity pari a 0,60x dimostrano una struttura finanziaria in grado di sostenere l’indebitamento.

Infine, il calo dell’utile netto porta anche alle alla riduzione del roe dal 13,0% al 9,0%.

I flussi di cassa operativi sono stati pari a 27,8 miliardi e hanno parzialmente finanziato l’attività di investimento netta pari a 24 milioni (10 milioni in asset materiali e 14 milioni in acquisizioni), la distribuzione di dividendi (6,1 miliardi) e il riacquisto di azioni proprie (7,4 miliardi).