Snam ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 526 milioni di euro, in calo rispetto ai 612 milioni registrati nello stesso periodo del 2015 (-14% a/a). I ricavi totali – spiega una nota – sono di 1,724 miliardi (-6,2% a/a), mentre quelli regolati sono di 1,644 miliardi, con un calo del 4,5% a/a dovuto alla revisione del WACC, il tasso di remunerazione del capitale investito netto, per il 2016. Tale effetto è stato in parte assorbito dai maggiori ricavi regolati del settore stoccaggio, che beneficia di un miglioramento del WACC per l’anno 2016 rispetto a quello fissato per l’anno 2015, primo anno del quarto periodo di regolazione.

L’Ebit si attesta a 867 milioni (-14,3% a/a), gli investimenti tecnici sono di 526 milioni e il free cash flow a 508 milioni. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2016 ammonta a 14.177 milioni di euro (13.779 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Snam ha trasportato 34 miliardi di metri cubi di gas

Nel primo semestre 2016 sono stati immessi nella Rete Nazionale di trasporto 34,07 miliardi di metri cubi di gas naturale, in aumento di 1,30 miliardi di metri cubi, pari al 4,0%, rispetto al primo semestre 2015 (32,77 miliardi di metri cubi). Sono stati rigassificati 0,092 miliardi di metri cubi di GNL (0,020 miliardi di metri cubi nel primo semestre 2015; +0,072 miliardi di metri cubi), di cui 0,049 miliardi di metri cubi nell’ambito del servizio integrato di rigassificazione e stoccaggio di gas naturale. Il gas naturale movimentato nel sistema di stoccaggio ammonta a 11,42 miliardi di metri cubi, in riduzione di 0,54 miliardi di metri cubi, pari al 4,5%, rispetto ai volumi movimentati nel primo semestre 2015. Al 30 giugno 2016 Snam, attraverso Italgas, risulta concessionaria del servizio di distribuzione del gas in 1.472 comuni (parimenti al 31 dicembre 2015 e al 30 giugno 2015), di cui 1.401 in esercizio. Al 30 giugno 2016 il numero di contatori attivi collocati presso i punti di riconsegna del gas ai clienti finali (famiglie, imprese, ecc.) è pari a 6,525 milioni di unità (6,518 milioni di unità al 30 giugno 2015).

 

“I risultati del primo semestre 2016 sono pienamente in linea con le aspettative e riflettono la riduzione del WACC nel trasporto e nella distribuzione definita dal nuovo periodo regolatorio”, ha commentato il ceo, Marco Alvera’. “La significativa generazione di cassa da attività operative ha consentito anche per i primi sei mesi di quest’anno di finanziare interamente gli investimenti nelle nostre infrastrutture, oltre a produrre un free cash flow di oltre 500 milioni di euro. Proseguiamo nell’attuazione del nostro piano strategico con l’obiettivo di rendere ancora più forte la posizione dell’Italia all’interno del sistema gas europeo e garantire ai nostri azionisti una crescita profittevole e remunerativa”.