Il fatturato del 2018 si è attestato a 648,7 milioni contro i 615,8 milioni del 2017 (+5,3% a/a). Più nel dettaglio i ricavi diffusionali sono aumentati dell’8,3% a 284,6 milioni, quelli derivanti da prodotti opzionali e diversi sono scesi del 7,6% a 46,2 milioni, mentre quelli pubblicitari sono cresciuti del 4,9% a 318 milioni.

L’Ebitda di 33,1 milioni registra una forte diminuzione del 37,3%, considerando oneri per ristrutturazioni e altre componenti non ricorrenti per complessivi 18,7 milioni (4,6 milioni nel 2017). Tali oneri riguardano 17,6 milioni relativi ad accordi collettivi sottoscritti a fine 2018 per la riorganizzazione delle redazioni delle testate La Repubblica e L’Espresso, che implicherà già nel 2019 importanti benefici sul costo del lavoro giornalistico.

Circa il 50% di suddetti oneri riguarda uscite già concordate nei primi mesi del 2019 ed il restante 50% si riferisce ad attese di uscite future. Al netto di tali effetti, l’Ebitda adjusted ammonta a 51,7 milioni contro i 57,4 milioni del 2017 ( con una rispettiva variazione negativa del 9,9%).

L’Ebit registra un saldo negativo di 11,1 milioni contro una saldo positivo di 52,8 milioni nell’anno precedente, includendo, oltre ai suddetti oneri di ristrutturazione, 1,3 milioni di svalutazioni di impianti di stampa (8,3 milioni nel 2017) e 24,2 milioni di svalutazioni di avviamenti di testate effettuate a causa delle verifiche di impairment test. Non considerando tali poste, l’Ebit adjusted ammonta a 33,1 milioni in diminuzione dai 41,1 milioni del 2017 (-19,5% a/a).

Il saldo della gestione finanziaria rimane negativo passando da -9,1 milioni a -22,1 milioni, a causa di maggiori oneri finanziari relativi all’aumento delle fonti di finanziamento. Nel 2018 Gedi ha acceso contratto nuovi debiti in vista del rimborso del prestito obbligazionario con scadenza ad aprile 2019. Nel 2018 sono state inoltre attuate svalutazioni per 12 milioni relative alle partecipazioni detenute in Persidera ed Editoriale La Libertà (sulla base dei risultati dell’impairment test).

Al 31 Dicembre 2018 si rileva una perdita netta di 32,3 milioni, in calo del 73,9% rispetto al 2017. Si ricorda che nel 2017 erano state pagate imposte per 150,5 milioni a seguito  di un contenzioso tributario riferito alla ripresa di benefici fiscali derivanti dall’operazione di riorganizzazione del Gruppo Editoriale L’Espresso realizzata nel 1991.

L’indebitamento finanziario netto alla fine del 2018 ammonta a 103,2 milioni, in calo di 11,9 milioni rispetto ai 115,1 dell’esercizio precedente.
Con riferimento alla dinamica dei primi mesi del 2019, le evidenze ad oggi disponibili non permettono di effettuare proiezioni di mercato molto diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2018. Il gruppo continuerà nello sviluppo dei propri prodotti, nell’implementazione di razionalizzazioni volte a proteggere la redditività in un mercato strutturalmente difficile, nel raggiungimento di ulteriori benefici derivanti dall’integrazione con il gruppo Itedi e nel rafforzamento della propria leadership sulle attività digitali.