Il cda di Parmalat ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti un dividendo 2013, riferito ossia all’esercizio 2012, pari a 0,039 per azione. Complessivamente i dividendi che saranno staccati ammontano a 68,7 mln di euro. Rispetto allo scorso anno, e quindi all’esercizio 2011, la cedola che Parmalat andrà a staccare sarà decisamente meno consistente. A maggio del 2012, infatti, entrarono nelle  tasche dei possessori di azioni del gruppo alimentare, 0,1 euro per ogni azione posseduta.

 

Data di stacco dividendo Parmalat 2013: le indicazioni del cda

I dividendi 2013 della quotata saranno staccati il 20 maggio con pagamento a partire dal 23 maggio.

Record date è il 22 maggio.

 

Risultati Parmalat 2012: le principali voci

La flessione della cedola indicata dal cda non è la conseguenza di un crollo delle voci di bilancio. Osservando il comunicato stampa di Parmalat, infatti, balza subito all’occhio una sostanziale tenuta dei conti con un forte miglioramento di alcune voci. Nello specifico il fatturato 2012 risulta essere in aumento del 16,4% grazie anche all’ottima performance in Russia e in Australia. Molto importante è stata l’acquisizione di LAG  che ha gettato le basi per garantire una crescita più interessante del portafoglio del gruppo grazie alla penetrazione nel più importante mercato lattiero-caseario a livello mondiale, quello statunitense. 

 

Fatturato Parmalat 2012 –  Il fatturato netto è pari a 5.227,1 milioni di euro, in aumento di 735,9 milioni (+16,4%) rispetto ai 4.491,2 milioni del 2011; tale risultato rappresenta il livello più alto di fatturato nella storia del Gruppo Parmalat.

La variazione a perimetro costante, ossia escludendo l’effetto derivante dal consolidamento di Lactalis American Group Inc (e controllate), Lactalis do Brazil e Lactalis Alimentos Mexico nel secondo semestre 2012, risulta pari a 348,8 milioni di euro (+7,8%). Tale crescita è principalmente dovuta all’incremento dei prezzi di vendita avviato l’anno precedente nei principali paesi, ai maggiori volumi di vendita registrati in Australia, Russia ed Africa e al deprezzamento dell’euro nei confronti delle valute dei più importanti Paesi in cui il Gruppo opera.

 

Ebitda Parmalat 2012 – Il margine operativo lordo evidenzia una crescita a due cifre: 439,2 milioni di euro a fine 2012, in aumento di 65,1 milioni di euro (+17,4%) rispetto a 374,1 milioni dell’esercizio precedente.

La variazione a perimetro costante risulta pari a 18,6 milioni di euro (+5,0%). Tale incremento è dovuto al citato aumento dei prezzi di vendita, al contenimento dei costi di struttura e al deprezzamento dell’euro nei confronti delle valute di alcuni Paesi in cui il Gruppo opera, parzialmente compensati dal rincaro di alcuni fattori produttivi.

 

Utile Parmalat 2012 –  L’utile operativo netto del Gruppo è pari a 219,9 milioni di euro, in aumento di 20,5 milioni rispetto ai 199,4 milioni del 2011. Il risultato include un miglioramento della gestione industriale, a perimetro costante, pari a 18,6 milioni di euro, ed un minor contributo della gestione non ricorrente per 53,4 milioni. Nel 2012 i proventi da transazione sono stati pari a 9,6 milioni di euro (rispetto ai 55,8 milioni nel 2011, comprensivi dell’ammontare derivante dall’assegnazione del 22,64% di Bonatti S.p.A). Gli ammortamenti e le svalutazioni di immobilizzazioni ammontano a 134,7 milioni di euro (143,5 milioni nel 2011), di cui 3,6 milioni relativi ad impairment test (36,4 milioni nel 2011). L’utile del Gruppo è pari a 172,2 milioni di euro, in aumento di 1,8 milioni rispetto ai 170,4 milioni del 2011.