Creval in leggero rialzo nel giorno in cui la banca riunisce l’assemblea degli azionisti per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione. Per il Credito Valtellinese si tratta di una giornata storica per due differenti motivi. Anzitutto l’assemblea di terrà a Milano e non più a Sondrio a dimostrazione simbolica che un’epoca è davvero finita. In secondo luogo l’assemblea degli azionisti di oggi segna l’uscita di scena di Miro Fiordi che era stato per ben quindici anni al timone della banca valtellinese prima come direttore generale (da maggio 2003), poi come amministratore delegato (dal 2010 al 2016) e, negli ultimi anni, come presidente del consiglio di amministrazione.

Fiordi, che insieme al resto dell’attuale board ha rassegnato le dimissioni con efficacia a partire dall’inizio dei lavori dell’assemblea, parlando con la stampa ha affermato: “Ho volutamente fatto un passo di lato, nell’intento di non aizzare alcuna polemica, evitare ogni scontro, nell’interesse della banca e rimango fedele a questa scelta”. Il manager ha anche aggiunto: “Siamo riusciti ad avere la validazione dei modelli interni ottenendo un buon vantaggio patrimoniale, abbiamo completato la vendita degli Npl e ottenuto la garanzia pubblica statale (Gacs). Il cda ha realizzato in tempi rapidi quanto era stato indicato nel piano industriale e ora consegna ai nuovi azionisti una banca più solida e dotata di una buona liquidità per affrontare con maggiore agio le sfide future”.

Per quello che riguarda il possibile esito, secondo le ultime indiscrezioni di stampa la lista di maggioranza presentata dall’azionista Denis Dumont avrebbe coagulato attorno a se un ampio consenso da soci che rappresentano circa il 40% del capitale, a partire dai grandi fondi entrati con l’aumento di capitale da 700 milioni chiuso lo scorso marzo (Creval: Dumont deposita la lista per il CdA).