Giornata povera di spunti per la Borsa di Milano con gli indici tutti in rosso in chiusura degli scambi. Il Ftse Mib ha chiuso con un -0,61% a 16.529,87 punti, il FTSE Italia All-Share in ribasso a 0,59 % a 17.464,62 punti, mentre il FTSE Italia STAR ha ceduto lo 0,27% a 11.715,10 punti. Con l’assenza di dati macroeconomici rilevanti e l’apertura cauta della Borsa Usa (Apertura Wall Street negativa: Google, partono le grandi manovre), l’attenzione degli investitori si è rivolta a Bruxelles dove si è svolta la prima riunione dell’Eurogruppo tenuta dal nuovo presidente, il ministro delle Finanze olandese Jeroen Dijsselbloem.

Oggetto di discussione la situazione economica nella zona euro con un focus sull’andamento della moneta unica sui mercati finanziari, dopo il brusco rafforzamento delle ultime settimane.

I titoli più scambiati

A balzare in testa al listino il gruppo bancario Bpm (+4,34% a 0,5415 euro). Sul titolo sospeso per eccesso di rialzo nella mattinata (Bpm sospesa: boom di acquisti sulla banca) si è coagulato l’interesse degli investitori, per il rafforzamento dell’ipotesi di trasformazione della banca in società per azioni (Bpm boom: torna a scambiare a Piazza Affari). Complice l’allargamento dello spread Btp Bund fissato quest’oggi a quota 300 punti – che comunque non preoccupa gli analisti di Jp Morgan – i titoli principali del settore bancario hanno sofferto: Unicredit ha ceduto l’1% a 4,34 euro, Intesa Sanpaolo l’1,5% a 1,378 euro e Ubi Banca l’0,99% a 3,60 euro.  In ripresa il Monte dei Paschi (+0,58% a 0,2446 euro), il cui scandalo pone molti dubbi sul ruolo delle fondazioni bancarie in Italia (Abolire le fondazioni per ridurre il debito e pagare un “dividendo di cittadinanza”). Sul fronte industriale Telecom Italia è stata bersagliata dalle vendite. Il titolo del colosso tlc ha chiuso in fondo al listino con un -3,54% a 0,6410 euro sulla scia della delusione dei conti 2012 e del piano industriale 2013-2015 che prevede un dimezzamento del dividendo (Telecom Italia in fondo al Ftse MibTelecom Italia: Fitch conferma il rating, outlook resta negativo e Telecom Italia: Barclays Capital abbassa il Target Price, rating inalterato).

Negativa Fiat (-1,82% a 4,418 euro) nonostante l’annuncio dell’avvio della produzione serba per la 500 L destinata agli Usa (Fiat 500L: a marzo parte la produzione in Serbia): a pesare sull’umore degli investitori la preoccupazione degli analisti di Citigroup sull’indebitamento del Lingotto (Fiat: Citi conferma Rating e Target). Nuovo rimbalzo per Seat Pagine Gialle (+11,54%) sull’indiscrezione di un possibile interessamento di Naguib Sawiris (Seat Pagine Gialle: Sawiris potrebbe salvare la società?), mentre la pubblicazione  a mercati chiusi dei conti di Ansaldo Sts (-0,66%) rimanderà a domani la valutazione degli investitori (Ansaldo Sts, aumentano i ricavi ma crollano gli ordini nel 2012).