Borse Ue e Piazza Affari registrano importanti prese di profitto a causa della degenerazione dei rapporti USA-Iran dopo l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani rivendicata dagli Stati Uniti. L’Iran ha dichiarato che verranno intraprese azioni militari, e Washigton ha prontamente ribattuto che la risposta statunitense sarà proporzionata in caso azioni militari iraniane. Sul fronte macro, la lettura finale dei PMI servizi dei principali paesi della Zona Euro (compresa eurolandia) a dicembre mostra valori in espansione ed oltre la stima flash con riferimento ad Italia, Germania ed Eurozona.

Intorno alle 13:30 il Ftse Mib scende dell’1,16% a 23.427 punti, il Dax risulta maglia nera d’Europa arretrando dell’1,38% a 13.036 punti, il Cac è in ribasso dello 0,92% a 5.988 punti, l’Ibex perde lo 0,58% a 9.591 punti ed il Ftse 100 è in rosso dello 0,88% a 7.554 punti.

Praticamente quasi tutti i titoli del nostro listino stanno sperimentando discese consistenti, con il comparto bancario ed industriale che soffrono di un ribasso generalizzato. I peggiori risultano Nexi a -3,63%, Unicredit a -2,85%, STM a -2,97%, Banco BPM a -3,15% e  Bper Banca a -2,96%.

Col segno più solamente Leonardo a +1,80% ed Eni a +1,49% che stanno sicuramente beneficiando delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund  si aggira intorno a 163 punti base, con il rendimento del decennale italiano a circa l’1,351%.

Il cambio Eur/Usd  sale dello 0,35% 1,1197, mentre il cambio Gbp/Usd sale dello o,46% a 1,3146

Le principali conseguenze delle tensioni USA-Iran si rintracciano nei balzi dei prezzi del petrolio e dell’oro

Il future sul Brent avanza dell’1,18% a 69,41 dollari

Anche l’oro sta beneficiando della sale dell’1,64% a 1.576 dollari