Borse Ue e Piazza Affari aprono in negativo a causa dell’attacco iraniano alle basi Irachene con forze militari USA ma anche Italiane. Sul fronte macro da seguire la fiducia dei consumatori della Zona Euro; sul fronte societario occhio a titoli Oil e ad Atlantia.

Rapporti geopolitici e commerciali

L’attacco al generale Soleimani, braccio destro di Khamenei e comandante dei Pasdaran, è stato vendicato con un attacco missilistico ai danni delle due basi irachene di Erbil e al-Asad. I Pasdaran hanno rivendicato l’attacco e promesso ulteriori azioni qualora le truppe USA dovessero contrattaccare.

Immediata la reazione di Trump che con tutto il suo staff si è messo a valutare la situazione, cercando di rassicurare che l’attacco non avrebbe prodotto molte vittime americane.

Indicazioni macro

Diverse indicazioni da monitorare oggi. In mattinata è atteso l’indice Halifax dei prezzi delle case nel Regno Unito (ore 9:30) e la fiducia dei consumatori, del settore industriale e dei servizi nella Zona Euro (ore 11:00) a dicembre.

Nel pomeriggio si attendono, per gli Stati Uniti, le domande settimanali di nuovi mutui (ore 13:00), il sondaggio ADP sulla variazione dell’occupazione non agricola a dicembre (ore 14:15) e le scorte di petrolio greggio (ore 16:30).

Borse

Giornata debole ieri a Wall Street. Lo S&P 500 ha chiuso in rosso dello 0,28% a 3.237 punti, il Dow Jones ha perso lo 0,42% a 28.583 punti ed il Nasdaq ha terminato la seduta intorno la parità (-0,03%) a 9.068 punti.

L’escalation delle tensioni USA-Iran con il recentissimo attacco alle forze militari occidentali hanno subito dispiegato gli effetti sulle principali borse asiatiche, che stamane segnano rossi consistenti. Tokio ha chiuso in perdita dell’1,57% e Shanghai ha terminato lasciando sul terreno ll’1,22% a 3.066 punti, mentre Hong Kong ha chiuso i battenti in discesa dello 0,96% a 28.051 punti.

Intorno alle 9:05 il Ftse Mib scende dello 0,56% a 23.591 punti, il Dax arretra dello 0,54% a 13.155 punti, il Cac 40 perde uno 0,46% a 5.984 punti, l’Ibex 35 è in rosso dello 0,42% a 9.540 punti ed il Ftse 100 scende dello 0,41% a 7.542 punti.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund  si aggira intorno a 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano a circa l’1,372%.

Sul fronte societario vi sono da monitorare i titoli oil per ovvi motivi e Atlantia per quanto riguarda la questione delle concessioni (MF-Milano Finanza “riporta le richieste economiche del governo italiano nella trattativa sulla revisione della concessione, un dossier che corre parallelo a quello della revoca, da mesi minacciata dall’esecutivo”.)

Il cambio Eur/Usd scambia sulla parità  a 1,1149 dollari, Gbp/ Usd sale dello 0,21% 1,3151 mentre il Brent sale dell’1,1% a 69 dollari la barile. Anche l’oro beneficia della situazione geopolitica salendo dello 0,89% a 1.587 dollari l’oncia.