Banca Ifis archivia il periodo gennaio-marzo 2019 con margine d’intermediazione consolidato in calo del 6,7% a 130,11 milioni di euro, rispetto ai 139,38 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio 2018.

Detraendo dal margine d’intermediazione le rettifiche nette di valore per rischio di credito, attestatesi a 13,09 milioni, si ottiene un risultato della gestione finanziaria pari a 117,02 milioni, in contrazione dell’8,9% rispetto ai 128,42 milioni del 1° trimestre del 2018.

Il periodo in esame si chiude con un utile netto di pertinenza del gruppo in contrazione del 21% a 29,92 milioni, rispetto ai 37,85 milioni realizzati nel primo trimestre 2018.

Il complesso delle attività deteriorate nette dei crediti valutati al costo ammortizzato, relativo al settore Imprese si è attestato a 307,3 milioni di euro.

Il patrimonio netto consolidato del Gruppo al 31 marzo 2019 si attesta a 1.489,3 milioni di euro rispetto ai 1.459,0 milioni del 31 dicembre 2018, con un incremento del 2,1%. Riguardo la solidità patrimoniale, sempre a fine marzo 2019, il CET1  si attesta al 10,29% (rispetto ai valori del 31 dicembre 2018 pari al 10,30%) mentre il TCR consolidato si attesta al 14,02% (rispetto al 14,01% del dato al 31 dicembre 2018).

Queste le dichiarazioni di Luciano Colombini, ad del gruppo Banca Ifis, in merito ai risultati conseguiti: “Le mie prime impressioni della Banca sono di una realtà dinamica, innovativa e profittevole con un team coeso di manager giovani, capaci e con esperienze professionali complementari. I risultati trimestrali evidenziano un margine di intermediazione pari a 130 milioni di euro, ottenuto con il contributo di tutte le aree di business della Banca. Il business model della Banca è unico nel suo genere, con una buona diversificazione e specializzazione in diversi segmenti di mercato. La strategia dovrà essere orientata alla crescita delle diverse business unit mantenendo un’attenzione particolare alla qualità dell’attivo e ai costi operativi. Nel settore NPL continueremo nell’acquisizione di portafogli e nel miglioramento dei processi di recupero, facendo leva anche sulla recente acquisizione di FBS che ci consentirà di proporci sul mercato come acquirenti e gestori per conto terzi di portafogli NPL anche nel segmento secured e corporate.

Nel settore Imprese allargheremo l’offerta di credito e i servizi alle Piccole e Medie Imprese”.

“Abbiamo un ottimo posizionamento per continuare a crescere nei prossimi trimestri come dimostrato, nel settore NPL, dalle posizioni in ODA (Ordinanze di Assegnazione) e in Secured e Corporate che solo nell’ultimo trimestre hanno riportato un incremento di oltre il 5% in termini di Gross Book Value. Il settore Imprese, attivo nel comparto delle PMI, uno dei più attraenti del mercato in termini di crescita e rendimento, presenta una buona diversificazione in termini settoriali, geografici e di clientela – continua l’Amministratore Delegato -. Nel primo trimestre 2019 l’utile netto di periodo si è attestato a 30 milioni di euro, mentre il costo del credito ha visto una normalizzazione dopo gli accantonamenti straordinari su alcune singole posizioni effettuate nel 2018”.

“Particolare attenzione dovrà essere rivolta ora al cost/income e ai costi operativi senza impattare gli investimenti in tecnologia e nell’innovazione digitale e nel settore NPL necessari ad assicurare la nostra crescita futura. Confermata la massima attenzione ai requisiti patrimoniali della Banca. Nel primo trimestre 2019, il CET1 è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente attestandosi al 10,29%, pur includendo 41 milioni di euro di avviamento derivanti dall’acquisizione di FBS. Il CET1 si conferma ben sopra il requisito SREP dell’8,12% per il 2019. Total capital del 14,02% verso un requisito SREP del 12,5%. La Banca si trova quindi ben posizionata per intraprendere il percorso di crescita dei prossimi anni in cui metterò il massimo impegno, contento di essere entrato a far parte di questa dinamica realtà. L’azionista di controllo ci ha confermato il suo supporto alla strategia e alla crescita della Banca” conclude l’Ad.