Si è concluso ieri l’aumento di capitale Unicredit da 13 miliardi di euro. Stando alle indiscrezioni di stampa apparse sul Corriere della Sera, l’operazione è stata un successo. Le sottoscrizioni, infatti, sono state pari al 99,8% delle azioni offerte. La riuscita dell’operazione era stata già ipotizzata nei giorni scorsi in scia a tutta una serie di voci di corridoio circolate tra gli addetti ai lavori.

In base alle indicazioni riportate dal Corriere della Sera, nessuno tra i grandi soci si sarebbero tirati indietro.

In poche parole tutti avrebbero sottoscritto almeno una parte della quota spettante. Nel dettaglio, il fondo statunitense Capital Research si è confermato al 6,7%, il fondo sovrano di Abu Dhabi, Aabar si è confermato al 5,04%. Le fondazioni italiane, invece, avrebbe si aderito all’operazione ma riducendo la loro partecipazione. Nel dettaglio, Cariverona sarebbe scesa dal 2,3% all’1,8%, la fondazione CRT avrebbe ridotto la sua posizione dal 2,2% all’1,7%, la Fondazione CRT Modena sarebbe scesa allo 0,5%. Quote frazionali, invece, per la Fondazione Monte di Bologna e Ravenna.

La reazione del titolo Unicredit ai risultati dell’aumento di capitale non può che essere positiva. In avvio di seduta, infatti, le azioni ordinarie Unicredit stanno segnando un rialzo del 2% mentre le azioni di risparmio sono in aumento del 2,09%