La fattura nel superbonus 110%: intestazione e descrizione dei lavori

Dalla fattura superbonus 110% è indispensabile che si evinca la distinzione tra i vari interventi edilizi effettuati sull’immobile
4 anni fa
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Tra i documenti da conservare ed esibire all’Amministrazione finanziaria, in caso di controlli sul superbonus 110%, rientra il documento che giustifica la spesa per i lavori, ossia la fattura rilasciata dall’impresa esecutrice degli interventi edilizi.

Vediamo quali i requisiti formali che deve soddisfare tale documento fiscale.

Superbonus 110%: a chi deve essere intestata la fattura

La fattura superbonus 110% che giustifica la spesa per gli interventi edilizi che danno luogo al beneficio è da intestarsi al soggetto che intende goderne e che ne hai requisiti per farlo. Quindi, la fattura è da intestarsi al soggetto cui spetta il beneficio (avendone sostenuto effettivamente l’onere), ossia:

  • condominio (vedi anche Documenti condominio per superbonus 110%: la lista per l’amministratore)
  • proprietario dell’immobile oggetto dei lavori
  • familiare convivente (se la spesa è da questi sostenuta)
  • inquilino o comodatario dell’immobile oggetto dei lavori
  • IACP (istituto autonomo case popolari)
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa
  • Onlus
  • associazioni di volontariato (ADV)
  • associazioni di promozione sociale (APS)
  • associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

L’oggetto della fattura nel superbonus 110%

Come si evince anche dal documento fornito dalla FNC (Fondazione Nazionale dei Commercialisti), contenente una check list dei documenti per il rilascio del visto di conformità in ambito superbonus 110%, attenzione particolare occorre dare anche all’oggetto della fattura di spesa.

Nel documento della FNC è detto che l’oggetto della fattura superbonus 110% deve essere uno degli interventi ammessi all’agevolazione (ossia trainanti e trainati). Inoltre in caso di interventi “trainati” è indispensabile che il contribuente riesca a dimostrarne il legame con il “trainante”.

A questo proposito ricordiamo che il superbonus 110% spetta a fronte di spese sostenute (dal 1° luglio 2020) per interventi edilizi definiti c.d. trainanti. In dettaglio si tratta dei seguenti lavori:

  • interventi di isolamento termico sugli involucri
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti
  • interventi antisismici

Il superbonus 110% spetta anche per altri lavori, purché eseguiti congiuntamente ad uno dei trainanti (ecco perché definiti trainati). Si tratta di:

  • interventi di efficientamento energetico
  • installazione di impianti solari fotovoltaici
  • infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
  • interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (solo per spese sostenute dal 1° gennaio 2021).

Fattura superbonus 110%: la descrizione dettagliata dei lavori

La stessa FNC, nel citato documento contenente la check list, ha precisato che la fattura superbonus 110% deve riportare, laddove possibile, una descrizione dettagliata dei lavori effettuati. Tale necessità si presenta in particolar modo nel caso in cui sono eseguiti congiuntamente interventi che danno diritto a diversi bonus fiscali sulla casa.

Si pensi al caso in cui lo stesso soggetto esegue congiuntamente il rifacimento del cappotto termico (lavoro rientrante nel superbonus 110%) e il rifacimento dei servizi igienici (lavoro ammesso al bonus ristrutturazione).

In tale ipotesi dalla fattura rilasciata dall’impresa esecutrice dei lavori deve essere possibile distinguere i due tipi di lavori al fine di evitare contestazioni in sede di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate e soprattutto al fine di permettere al contribuente di distinguere i due tipi di benefici cui ha diritto (superbonus e bonus ristrutturazione).

Ad ogni modo se dalla fattura non riesce ad evincersi la distinzione, è possibile farsi rilasciare dall’impresa un’apposita attestazione che indichi gli importi riferibili a ciascuna distinta tipologia di intervento.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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