Nel panorama fiscale italiano, i pensionati si trovano spesso a dover fare chiarezza su un aspetto cruciale: la presentazione della dichiarazione dei redditi. Sebbene in molti casi vi siano condizioni che permettono l’esonero, è fondamentale conoscere nel dettaglio quando tale obbligo sussista e quando, invece, sia possibile evitarlo.
Un caso molto frequente è quello di un pensionato che vive nell’immobile di sua proprietà, adibito a residenza principale, e che possiede, eventualmente oltre questo immobile, un secondo appartamento, non affittato. Questo tipo di configurazione patrimoniale e reddituale, infatti, è piuttosto comune tra gli anziani in Italia, specialmente coloro che hanno investito nel mattone durante gli anni di lavoro.
A determinare se in tale circostanza sia obbligatoria la dichiarazione dei redditi non è tanto la semplice proprietà degli immobili, quanto piuttosto la natura dei redditi percepiti, il ruolo dei sostituti d’imposta, e la localizzazione degli immobili stessi.
Esonero dalla dichiarazione redditi pensionato: le condizioni richieste
L’Agenzia delle Entrate (o meglio la normativa reddituale) stabilisce che alcuni contribuenti sono dispensati dalla presentazione della dichiarazione. Tra questi rientrano i soli titolari di redditi da pensione o lavoro dipendente, a patto che si verifichino determinate condizioni:
- i redditi devono provenire esclusivamente da pensione o da lavoro dipendente;
- gli immobili posseduti devono includere l’abitazione principale con le relative pertinenze e altri fabbricati non locati (quindi non dati in affitto).
Tutti i redditi devono essere stati già tassati alla fonte da un unico sostituto d’imposta, come ad esempio l’INPS. Oppure da più sostituti purché l’ultimo di essi abbia eseguito il conguaglio finale e certificato l’intera situazione reddituale.
In presenza di queste condizioni, il pensionato può essere esentato dalla presentazione della dichiarazione.
Le eccezioni che rendono obbligatoria la dichiarazione
Anche se tutte le condizioni sopra citate sembrano rispettate, ci sono però circostanze che annullano l’esonero. Una delle principali riguarda le addizionali regionali e comunali. Qualora queste imposte risultino dovute e non siano state trattenute correttamente durante l’anno, la dichiarazione redditi diventa necessaria.
Un altro caso da valutare attentamente riguarda la collocazione geografica dei fabbricati. Se il secondo immobile non affittato si trova nello stesso Comune della casa di abitazione, ciò può determinare l’obbligo dichiarativo, in quanto il fabbricato può contribuire al calcolo delle imposte locali, influenzando l’imponibile complessivo.
Dichiarazione dei redditi pensionato: quando conviene presentarla
È importante evidenziare che, anche quando la dichiarazione redditi non è obbligatoria, il pensionato può scegliere di presentarla volontariamente. Tale scelta è spesso dettata da ragioni di convenienza fiscale.
Ci sono infatti numerose situazioni in cui è vantaggioso dichiarare i redditi:
- quando si vogliono scaricare spese mediche, interessi su mutui, spese per ristrutturazioni edilizie o per l’istruzione dei figli o comunque far valere altre detrazioni e deduzioni fiscali;
- se si ha diritto a detrazioni non applicate nel corso dell’anno;
- quando si vuole ottenere un rimborso per crediti d’imposta non utilizzati o per eccedenze di versamento relative ad anni precedenti;
- nei casi in cui siano stati versati acconti per l’anno 2024, e si desideri verificare la corretta entità degli importi.
In queste situazioni, la dichiarazione diventa uno strumento utile per ottimizzare la propria posizione fiscale e recuperare eventuali somme spettanti.
Il principio di prudenza fiscale
Anche quando ci si trova in condizioni potenzialmente esoneranti, è sempre consigliabile fare una valutazione attenta e personalizzata. I parametri fiscali cambiano nel tempo, così come le normative locali relative a IMU e addizionali, e anche piccoli cambiamenti possono comportare obblighi dichiarativi inattesi.
I rivolgersi al CAF per la dichiarazione redditi (730 o Modello Redditi), a commercialisti e a consulenti fiscali sono strumenti utili non solo per la presentazione della dichiarazione stessa, ma anche per una verifica preliminare dei requisiti di esonero, al fine di evitare sanzioni o contestazioni future.
Riassumendo
- Il pensionato può essere esonerato dalla dichiarazione in specifiche condizioni fiscali.
- Serve un unico sostituto d’imposta o conguaglio finale da parte dell’ultimo.
- Obbligo se dovute addizionali locali o immobili nello stesso Comune.
- Dichiarazione utile per ottenere detrazioni, rimborsi o crediti d’imposta.
- Più sostituti senza conguaglio rendono necessaria la dichiarazione.
- Valutazione personalizzata consigliata per evitare errori o sanzioni fiscali.