Ecco come bloccare le cartelle esattoriali adesso in attesa della rottamazione quinquies

Ecco come evitare fermi e pignoramenti con le cartelle esattoriali in attesa della rottamazione quinquies che deve ancora essere varata.
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2 settimane fa
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Rottamazione cartelle
Foto © Licenza Creative Commons

Moltissimi sono i contribuenti italiani in attesa che parta la tanto agognata rottamazione quinquies. La questione riguarda le cartelle esattoriali, un tema di grande interesse collettivo, vista la quantità di contribuenti coinvolti in situazioni debitorie con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

La rottamazione quinquies è un provvedimento incluso in una nuova proposta di legge presentata dalla Lega di Matteo Salvini, ma si tratta di una misura che deve ancora essere esaminata dal Consiglio dei Ministri e successivamente dal Parlamento.

Siamo dunque ancora in attesa di approvazione, mentre nel frattempo i contribuenti interessati rischiano di incorrere nelle procedure di esecuzione forzata. Chi è inadempiente rischia infatti di veder lievitare l’importo delle cartelle, a causa dell’accumulo di interessi e sanzioni.

Tuttavia, una soluzione esiste. Una misura temporanea che può essere adottata in attesa della nuova sanatoria.

“Buonasera, vi scrivo per un problema che si sta manifestando a mia sorella. Lei ha delle cartelle esattoriali che ha inserito nella rottamazione quater. Sta pagando le rate. Ma teme che le altre cartelle a suo nome, che non ha potuto inserire nella rottamazione a cui ha aderito, finiscano con il causare il pignoramento del suo stipendio. Infatti ne ha diverse che prima non erano nel suo estratto di ruolo. Sono comparse dopo. Cosa può fare adesso mia sorella?”

Ecco come bloccare le cartelle esattoriali adesso in attesa della rottamazione quinquies

La rottamazione quater ha rappresentato un’opportunità attiva fino al 30 giugno 2023 per estinguere cartelle esattoriali a condizioni agevolate. Per quelle notificate successivamente, invece, non è stato possibile aderire.

È probabile quindi che la sorella del nostro lettore si trovi con cartelle affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dopo il 30 giugno 2023, ovvero oltre il termine ultimo per presentare domanda di rottamazione quater.

Se al momento della scadenza non erano presenti altre cartelle, e ora sono comparse, è evidente che si tratta di carichi non inclusi nella sanatoria precedente.

Per queste, si attende la rottamazione quinquies, ma ad oggi non vi è alcuna certezza: né in merito alla sua approvazione definitiva, né riguardo alle date di attivazione.

Ecco perché la preoccupazione della lettrice è più che fondata: le procedure di pignoramento possono essere avviate in qualsiasi momento. Serve quindi una soluzione immediata, che ci sentiamo di consigliare.

Prima la rateizzazione e poi la rottamazione

Per le cartelle attualmente escluse da sanatorie e che la lettrice non può saldare subito, è fondamentale intervenire tempestivamente, per bloccare il rischio di esecuzione forzata.

La strategia suggerita è quella di richiedere una rateizzazione ordinaria all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. In questo modo, è possibile dilazionare il debito fino a 84 rate mensili, con una rata minima di 50 euro al mese. Il pagamento della prima rata attiva il piano, mettendo il contribuente al riparo da azioni esecutive.

A differenza della rottamazione (che decade anche in caso di una sola rata scaduta), la rateizzazione ordinaria è più flessibile: si possono saltare fino a 8 rate, anche non consecutive, prima di perdere il beneficio.

Questa strategia consente alla contribuente di mettersi in regola temporaneamente, in attesa dell’eventuale entrata in vigore della rottamazione quinquies, alla quale potrebbe poi aderire.

Presumibilmente, non ci saranno vincoli sull’inclusione delle cartelle già oggetto di rateizzazione ordinaria.

Attenzione, però: se si dovessero saltare più di 8 rate e si dovesse decadere dalla rateizzazione, e se la rottamazione quinquies non venisse approvata, non sarà più possibile chiedere una nuova rateizzazione per quelle stesse cartelle.

La richiesta di rateizzo può essere effettuata sia nell’area libera sia nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. All’indirizzo email indicato nella richiesta, si riceveranno i primi bollettini del piano, da scaricare e pagare per attivare formalmente la dilazione.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

2 Comments

  1. Vorrei scrivergli per una situazione riguardo una cartella esattoriali di mia moglie , dove posso scrivergli

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