A maggio per chi è già in pensione, il pagamento del rateo slitta di un giorno. Infatti il primo maggio coincide con la festa dei lavoratori e pertanto, è giorno rosso di calendario, ovvero giorno non bancabile. Tutti all’incasso il giorno 2, sia per chi prende la pensione alle Poste che per chi la prende in banca. Attenti però. A maggio, esattamente in concomitanza con la festa del Lavoro ecco che c’è una scadenza molto importante per la pensione di quota 97,6. Parliamo di soggetti che non sono ancora in pensione, ma contano di andarci nel 2026 con lo scivolo usuranti. E c’è chi perde fino a tre mesi di pensione se non rispetta le scadenze.
Scivolo usuranti, di cosa si tratta?
La chiamano pensione usuranti ma in altri casi viene chiamata quota 97,6. Questo dipende da un fatto specifico. Infatti si tratta di una misura che gli interessati possono percepire se completano, sommando età anagrafica e contributi versati, la quota 97,6. La misura però si rivolge solo a chi svolge determinate attività lavorative che rientrano nell’allegato di una vecchia legge. Parliamo del Decreto Legislativo numero 67/2011. Sulla misura grava una scadenza molto importante. E mancano pochi giorni a questa importante data.
Solo alcuni lavoratori possono avere diritto allo scivolo usuranti. Nello specifico per attività usuranti che danno diritto a questa prestazione si intendono:
- lavori in galleria, cava o miniera e in genere attività svolte in ambienti sotterranei;
- prestazioni svolte in altiforni e simili, ovvero lavori con costante esposizione alle alte temperature; lavori in cassoni ad aria
- compressa;
- attività lavorativa di palombaro;
- lavorazione del vetro cavo;
- lavori di rimozione e smaltimento dell’amianto;
- lavori in spazi ristretti e angusti.
Oltre a queste particolari attività prima elencate, possono avere accesso allo stesso scivolo anche i lavoratori notturni, cioè coloro che svolgono per gran parte della loro giornata lavorativa un lavoro nelle ore che vanno dalla mezzanotte alle 05:00 del mattino. Per loro in base al numero di giornate all’anno di lavoro notturno svolte, cambia la quota e di conseguenza sale l’età anagrafica di uscita. Dentro lo scivolo anche gli addetti alla linea catena oppure gli autisti dei mezzi di trasporto pubblico con massa a pieno carico di almeno nove persone. Per accedere allo scivolo ci vogliono almeno 61 anni e 7 mesi di età ed almeno 35 anni di contributi versati. E qualunque sia l’attività svolta, deve essere stata effettuata per la metà della vita lavorativa. O per 7 degli ultimi 10 anni di carriera lavorativa.
Ecco chi perde fino a tre mesi di pensione, pochi giorni alla scadenza della domanda
Ciò che va detto però è una cosa molto importante che riguarda questa misura e che rischia di penalizzare chi non sta attento alle regole. Infatti chi deve andare in pensione con questa misura nel 2026, perché l’anno prossimo completa tutti i requisiti necessari compresa la quota, deve provvedere entro il primo maggio prossimo a presentare la domanda di certificazione del diritto.
Parliamo della domanda propedeutica alla successiva domanda di pensione che andrà fatta solo l’anno prossimo a requisiti maturi. Detto questo, è evidente che la domanda di certificazione del diritto alla pensione di quota 97,6 va presentata quindi con largo anticipo.
Solo presentando la domanda entro questo termine gli interessati potranno andare in pensione con questa misura a partire dal primo giorno utile. Invece per quanti ritardano la domanda di certificazione, la decorrenza del trattamento arriva in ritardo. Ed è tra 1 e 3 mesi lo slittamento del trattamento. Infatti presentando la domanda con un ritardo fino a 30 giorni si perde un mese di prestazione. Presentandola in ritardo di 60 giorni la perdita è di due mesi e per chi è ancora più in ritardo la decorrenza slitta di 3 mesi. Inoltre va considerato il fatto che essendo una misura fino a esaurimento risorse, chi presenta la domanda in ritardo rischia di rimanere senza la prestazione se le risorse disponibili per il 2026 verranno esaurite da chi invece la domanda di certificazione l’ha fatta per tempo.