Detrazione sport figli: l’età conta, ma non basta!

Investire nello sport per i figli favorisce la salute e la socializzazione. Ecco come ottenere la detrazione fiscale rispettando i requisiti
2 mesi fa
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sport figli detrazione
Foto © Pixabay

Investire nello sport per i propri figli è una scelta che porta benefici sia alla salute che alla socializzazione. Tuttavia, quando si tratta di detrarre le spese sportive in dichiarazione dei redditi, è fondamentale conoscere i requisiti previsti dalla normativa fiscale italiana.

La detrazione per le attività sportive dei figli è prevista dall’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Questa agevolazione consente di recuperare il 19% delle spese sostenute per l’iscrizione e la frequenza di corsi sportivi, ma con un limite massimo di 210 euro per ciascun ragazzo. Tuttavia, il beneficio fiscale si applica esclusivamente ai giovani di età compresa tra i cinque e i diciotto anni.

Nel caso di un figlio che abbia superato questa fascia d’età, ad esempio un giovane di 21 anni che frequenta un corso di nuoto, il costo dell’abbonamento non potrà essere portato in detrazione. La normativa, infatti, non prevede eccezioni per studenti universitari o per altre situazioni particolari.

Quali spese rientrano nella detrazione sporto dei figli?

L’agevolazione riguarda esclusivamente le quote versate per l’iscrizione e l’abbonamento a strutture sportive che abbiano determinate caratteristiche. Tra queste rientrano:

  • associazioni sportive dilettantistiche (ASD);
  • palestre;
  • piscine;
  • impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica.

Le strutture devono rispettare i requisiti definiti dal decreto ministeriale del 28 marzo 2007, il quale stabilisce i criteri per il riconoscimento delle attività sportive ammesse alla detrazione. Pertanto, è consigliabile verificare preventivamente se l’associazione o l’impianto sportivo a cui ci si iscrive rientra in tali parametri.

Condizioni per ottenere la detrazione

Affinché la detrazione sia valida, è necessario che il pagamento della quota sportiva sia effettuato attraverso mezzi tracciabili.

Ciò significa che devono essere utilizzati strumenti quali:

Non sono invece ammessi pagamenti in contanti, poiché non garantiscono la verifica dell’effettivo versamento della somma dichiarata. Inoltre, è fondamentale conservare la documentazione attestante la spesa sostenuta. I documenti accettati a fini fiscali includono:

  • ricevuta o quietanza di pagamento rilasciata dalla struttura sportiva;
  • fattura;
  • bollettino postale o bancario.

La documentazione deve riportare alcuni elementi obbligatori, tra cui il nome del giovane che ha frequentato l’attività sportiva, l’importo versato e la descrizione del servizio fornito.

Esclusioni dalla detrazione sport figli

Non tutte le spese connesse alla pratica sportiva possono essere detratte. Sono escluse, ad esempio, quelle sostenute per attività svolte presso enti o associazioni che non rientrano nella categoria delle società sportive dilettantistiche.

Le strutture devono risultare iscritte nell’apposito Registro nazionale gestito dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Se un’associazione non compare in questo elenco, le spese sostenute non potranno essere inserite in dichiarazione dei redditi per ottenere il beneficio fiscale.

La circolare sugli oneri detraibili (la n. 14/2023) dell’Agenzia delle Entrate ha ribadito che per accedere alla detrazione è essenziale il rispetto di tutti i criteri sopra citati.

Chi desidera ottenere il rimborso fiscale deve, quindi, prestare attenzione alla scelta della struttura sportiva e alla modalità di pagamento.

Riassumendo

  • Beneficio fiscale: detrazione del 19% su un massimo di 210 euro per spese sportive giovanili.
  • Limiti di età: applicabile solo ai ragazzi tra i 5 ei 18 anni.
  • Strutture ammesse: solo associazioni sportive dilettantistiche, palestre, piscine e impianti conformi alla normativa.
  • Modalità di pagamento: necessario l’uso di mezzi tracciabili come bonifici, carte o bollettini.
  • Documentazione obbligatoria: ricevuta, fattura o bollettino con dettagli sul pagamento e beneficiario.
  • Esclusioni: non valide spese presso strutture non iscritte al Registro nazionale dello Sport.

 

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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