E gioca un ruolo anche la speculazione di pochi
Ora, in un paese che un anno fa ha votato a stragrande maggioranza il fronte delle opposizioni, assegnando loro più dei due terzi dei deputati all’Assemblea Nazionale, non si capisce cos’altro avrebbero da perdere gli esponenti socialisti al governo, la cui popolarità è praticamente inesistente.
Ecco, allora, che ci potrebbe venire in soccorso un’altra spiegazione, non necessariamente alternativa a quella appena esposta, bensì complementare. I tassi ufficiali di cambio multipli esistenti stanno garantendo a pochi esponenti vicini al governo, ovvero politici, burocrati e militari, rendite speculative ingenti. Quei pochi “fortunati”, che riescono ad accedere ai dollari, tramite il cambio fisso di 1:10, con 100 bolivar – supponiamo – ottengono 10 dollari. Una volta rivenduti al mercato nero, quei 10 dollari diventano fino a 46.000 bolivar, mentre all’altro cambio legale e semi-privato, il Dicom, si tramutano in non meno di 6.700 bolivar e senza incorrere in alcun reato.
Dunque, la situazione attuale, per quanto possa tenere ai limiti della miseria 30 milioni di abitanti, crea abbondanti prospettive per un nucleo ristretto di persone, l’establishment, che riesce a mettere a segno a un rendimento fino a oltre 400 volte l’investimento. Non è difficile capire il perché a non avvertire alcuna voglia di cambiamento siano solamente gli ambienti governativi.