La guerra Russo-Saudita unita alla pandemia scoppiata a causa del Coronavirus hanno depresso il prezzo di ENI portandolo su valori che non si vedevano dal 1995-1996. Questa è la situazione grafico su time frame mensile del titolo ENI:

Intorno alle 11:51 il titolo quota a 6,72 euro. Si può facilmente vedere come il prezzo del titolo stia viaggiando su valori bassissimi che non si vedevano dal 1996 mentre, per la maggior parte del tempo dalla data della sua quotazione ad oggi, il titolo ha sempre viaggiato nel range 12-19 euro.

Chi avesse avuto in portafoglio ENI in questo momento avrebbe sofferto ingenti perdite se avesse chiuso la posizione preso dal panico, ma ragionando con lucidità questo è quello che viene da pensare: considerando la dimensione della capitalizzazione del titolo, l’ingente volume d’affari prodotto così come l’elargizione di dividendi e i cash flow generati, l’attuale prezzo rispecchia i fondamentali? Non avendo la pretesa di stabilire quale sia il valore intrinseco né di stimare quale possa essere il prezzo futuro di ENI è possibile comunque arrivare alla conclusione che, attualmente, il titolo sia sottovalutato.

Scandagliando le opzioni presenti sul mercato dei certificati è possibile selezionare interessantissime opportunità per investire e puntare su una futura ripresa di vigore del prezzo.

Per fare ciò abbiamo selezionato buone opportunità da cogliere, anche aspettando di vedere un primo solido segnale di inversione dei prezzi.

Spunti operativi

Phoenix Memory di BNP Paribas: ISIN XS2020233479

Il certificato ha il trigger cedolare e barriera europea sul capitale a 7,6109 euro, per cui il prezzo si trova al di sotto della condizione di pagamento della cedola e della restituzione integrale del valore nominale di 1.000 euro; le cedole mensili condizionate sono pari allo 0,51% e la scadenza è posta al 15/10/2021.

In base agli ultimi prezzi battuti dal certificato l’analisi di scenario  fornita dal CedLab è la seguente:

Come si può vedere, se a scadenza il prezzo fosse rimasto immobile si sarebbe sperimentata un guadgno del 4,42% mentre a fronte di perdite del 10%, 20% ecc si sarebbe sperimentata una perdita inferiore (in %) alla perdita ottenuta sul sottostante. Se però si è convinti che il prezzo di ENI  salirà anche solo sui 8,17 euro a scadenza, corrispondendo ad una variazione positiva di circa il +20% del sottostante, il rendimento ottenuto sul certificato corrisponde a circa il 113,42%.

Phoenix Memory Airbag Worst Of di Leonteq: ISIN CH0478390989

Il certificato ha scadenza al 21/06/2024 ed ha come sottostanti

 

In questo caso occorre controllare più sottostanti (= maggior rischio) ma c’è l’effetto Airbag con il livello strike al 50% del livello inizale ed il peggiore è ENI. Il certificato paga inoltre cedole a memoria dello 0,44% se tutti i sottostanti quotano sopra al 60% dello strike.

Questa è l’analisi di scenario:

In base alle attuali quotazioni di ENI, che è attualmente il titolo Worst Of, e ad un prezzo lettera di 503,5 euro, anche in caso di  discesa del 30% del titolo a scadenza del certificato si otterrebbe un guadagno del 35,82%, mentre se salisse solamente del 10% il guadagno sarebbe del 98,79%.

Nulla vieta tuttavia di aspettare fino alla scadenza, rivendendo ad esempio il certificato qualora i prezzi dei sottostanti, e quindi anche del certificato, ritornassero a salire.

In seguito, vedendo il futuro andamento di ENI verranno selezionati altri certificati

Nota Bene: il trading può comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore.