Pensioni maggio 2025 senza sorprese: aumenti rimandati a luglio (e solo per alcuni)

Nel mese di maggio 2025 le pensioni saranno erogate regolarmente, senza variazioni sugli importi rispetto ad aprile.
1 settimana fa
3 minuti di lettura
pensione
Foto © Licenza Creative Commons

Con l’arrivo del mese di maggio, milioni di pensionati si preparano a ricevere l’accredito dell’assegno mensile. Il calendario dei pagamenti conferma che la pensione maggio 2025 sarà erogata a partire da venerdì 2 maggio, trattandosi del primo giorno bancabile utile del mese.

Come ogni anno, la festività del 1° maggio, che celebra la Festa dei Lavoratori, comporta uno slittamento di un giorno rispetto alla data standard.

Tempistiche di pagamento: quando arriva la pensione di maggio 2025

Nel dettaglio, la giornata del 1° maggio non è operativa per banche e Poste, in quanto giorno festivo riconosciuto a livello nazionale. Di conseguenza, i pagamenti previdenziali slitteranno al giorno successivo, ovvero venerdì 2 maggio 2025.

Chi riceve l’assegno mensile tramite accredito bancario o postale potrà quindi visualizzare l’importo sul proprio conto a partire da quella data. Come di consueto, i pagamenti seguono una calendarizzazione differenziata nel caso del ritiro in contanti presso gli uffici postali, in base all’iniziale del cognome, con eventuali scaglionamenti utili a evitare assembramenti.

Chi, invece, riceve il pagamento pensione maggio 2025 in contanti dovrà recarsi alle poste rispettando la turnazione impostata in base alle iniziali del cognome. Questo il calendario da ricordare:

  • 2 maggio (venerdì) – cognomi da A a B;
  • 3 maggio (sabato) – cognomi da C a D;
  • 5 maggio (lunedì) – cognomi da E a K;
  • 6 maggio (martedì) – cognomi da L a O;
  • 7 maggio (mercoledì) – cognomi da P a R;
  • 8 maggio (giovedì) – cognomi S a Z.

Nessun aumento in vista: importo della pensione invariato

Per quanto riguarda l’importo dell’assegno previdenziale, la pensione di maggio 2025 non subirà variazioni rispetto al mese precedente. Le modalità di calcolo restano invariate, in attesa di interventi strutturali che potrebbero riformare le attuali soglie e aliquote.

I pensionati continueranno a ricevere una somma netta calcolata secondo le aliquote Irpef attualmente in vigore, che non hanno subito modifiche rispetto al mese di aprile.

Le trattenute fiscali restano quindi immutate, e l’INPS continuerà ad applicare la consueta ritenuta d’acconto per l’anno in corso, in attesa del successivo conguaglio. Questo meccanismo, di natura provvisoria, comporta una trattenuta fiscale calcolata in via presuntiva, destinata poi ad essere riequilibrata nei mesi successivi, a seconda della situazione reddituale complessiva del pensionato.

La maggiorazione per i trattamenti minimi: una misura confermata

Unica eccezione alla regola dell’importo invariato riguarda i pensionati titolari di trattamenti al di sotto della soglia minima INPS. Chi percepisce un assegno mensile inferiore a 603,40 euro continuerà a beneficiare della maggiorazione straordinaria del +2,2%, introdotta per sostenere i redditi più bassi in un contesto di crescita inflattiva. Questo incremento è riconosciuto direttamente dall’INPS ed è visibile nel cedolino mensile, come componente separata rispetto alla pensione ordinaria.

La misura, pur temporanea, rappresenta un intervento di sostegno concreto per le fasce più deboli della popolazione anziana, spesso maggiormente esposte agli effetti del caro vita. Tuttavia, non si tratta di un adeguamento strutturale, ma di un’agevolazione limitata nel tempo e soggetta a rinnovi o sospensioni in base alle scelte di politica economica del Governo.

Aggiornamenti sulle pensioni: niente su maggio 2025 (tutto rimandato a luglio)

Sebbene la pensione maggio 2025 non preveda aumenti generali, il prossimo appuntamento importante sul fronte previdenziale è atteso a luglio. In quel mese, una parte dei pensionati riceverà la quattordicesima mensilità, una somma aggiuntiva destinata a chi soddisfa specifici requisiti anagrafici e reddituali.

Si tratta di un’erogazione che ha lo scopo di sostenere i pensionati con redditi medio-bassi e viene riconosciuta automaticamente, senza necessità di fare domanda. La quattordicesima non riguarda tutti i pensionati, ma solo coloro che hanno compiuto almeno 64 anni e possiedono un reddito complessivo annuo entro certi limiti fissati dalla normativa vigente. L’importo varia in base agli anni di contribuzione e alla tipologia di pensione percepita.

Considerazioni finali sulla pensione maggio 2025

Il quadro previdenziale di maggio 2025 si presenta dunque stabile dal punto di vista degli importi e delle regole di erogazione. La puntualità nei pagamenti è garantita, con l’unico slittamento legato alla festività del primo maggio. Nessuna novità sul fronte Irpef o sulle trattenute fiscali, se non la consueta applicazione delle ritenute in acconto, destinate al futuro conguaglio.

Il sistema resta in attesa di eventuali riforme fiscali e previdenziali annunciate a più riprese ma non ancora concretizzate. Gli unici cambiamenti rilevanti riguardano le pensioni minime, con la conferma della maggiorazione straordinaria, e l’approssimarsi della quattordicesima mensilità di luglio.

Riassumendo

  • La pensione maggio 2025 sarà accreditata da venerdì 2 maggio.
  • Nessun aumento dell’importo rispetto ad aprile, salvo eccezioni.
  • Aliquote Irpef e trattenute fiscali restano invariate.
  • Confermata la maggiorazione del +2,2% per pensioni sotto i 603,40 euro.
  • La quattordicesima mensilità arriverà a luglio per chi ne ha diritto.
  • Nessuna riforma strutturale prevista nel mese di maggio 2025.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

L’angolo dei certificati

Articolo precedente

Acconti Irpef 2025. Il Governo approva il decreto “salva 730” (acconti ridotti)

Telepass
Articolo seguente

Risparmiare col Telepass, confronto e offerte per viaggiare in autostrada