Continental e ambiente: i pneumatici green sono la novità

Continental accelera sulla sostenibilità: neutralità climatica entro il 2050 e materiali ecologici nei pneumatici.
1 settimana fa
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Continental

Il tema della sostenibilità ambientale è ormai centrale per le grandi industrie, e il settore automobilistico non fa eccezione. Tra le realtà più attive in questo percorso virtuoso c’è Continental, storica azienda tedesca produttrice di pneumatici e tecnologie per la mobilità, che ha annunciato obiettivi ambientali ancora più stringenti da raggiungere entro il 2050. L’impegno si inserisce all’interno di una visione chiara: arrivare alla neutralità climatica lungo tutta la filiera produttiva, e farlo anticipando in molti casi gli standard europei.

La nuova roadmap non riguarda solo l’abbattimento delle emissioni di CO₂, ma anche l’uso di materiali sostenibili, il riciclo e l’economia circolare.

Continental punta a rivedere completamente il ciclo di vita del pneumatico e degli altri suoi prodotti, coinvolgendo fornitori, processi interni e clienti finali in una trasformazione sistemica. Un cambiamento che avrà un impatto globale, ma che parte da scelte concrete già in atto.

Emissioni zero e approccio circolare: la strategia ambientale di Continental

Uno degli obiettivi principali che Continental ha dichiarato riguarda la neutralità climatica completa entro il 2050. Tuttavia, l’azienda ha fissato delle scadenze intermedie importanti, come il 2030, entro cui intende ridurre del 42% le emissioni di gas serra lungo l’intera catena del valore rispetto ai livelli del 2021. Per farlo, ha avviato un processo interno di revisione dei consumi energetici, passando gradualmente all’uso esclusivo di energia rinnovabile per tutti i siti produttivi a livello globale.

A oggi, il 100% dell’elettricità utilizzata nei suoi stabilimenti proviene da fonti rinnovabili certificate. Il passo successivo sarà quello di rendere sostenibili anche le altre fonti di energia impiegate, come il calore nei processi di produzione.

In parallelo, Continental ha dichiarato che, entro il 2030, più del 40% dei materiali utilizzati nei pneumatici sarà di origine sostenibile, riciclata o rinnovabile. Attualmente, la quota si attesta intorno al 15%.

In quest’ottica, l’economia circolare gioca un ruolo fondamentale. L’azienda ha avviato progetti di ricerca su pneumatici ricostruiti, nuovi metodi di recupero della gomma e riduzione dell’uso di oli minerali. Tra le tecnologie in sperimentazione c’è anche l’impiego di materiali derivati da PET riciclato, gusci di riso e gomma naturale proveniente da coltivazioni sostenibili.

Continental, innovazione sostenibile per il futuro della mobilità

L’impegno di Continental per l’ambiente si affianca allo sviluppo di soluzioni tecnologiche per una mobilità più intelligente e a basso impatto. I nuovi sistemi di assistenza alla guida, l’elettronica per i veicoli elettrici e gli pneumatici a basso attrito rientrano in un disegno coerente: ridurre l’impronta ecologica del settore automotive senza compromettere prestazioni e sicurezza.

Un esempio è la gamma di pneumatici EcoContact, progettata per veicoli ibridi ed elettrici, in grado di ridurre la resistenza al rotolamento e quindi i consumi energetici. A questi si aggiungono innovazioni nella sensoristica, nell’elettronica e nei sistemi di controllo, che permettono una gestione ottimizzata del veicolo in termini di efficienza e impatto ambientale.

L’approccio olistico di Continental tiene conto anche della fase di fine vita dei prodotti: l’azienda è coinvolta in consorzi europei per sviluppare soluzioni di riciclo avanzato dei materiali e promuove attivamente politiche di ritiro e recupero dei pneumatici usati.

Continental e ambiente: un modello per l’industria automobilistica

L’ambizione di Continental non si limita a un miglioramento interno. L’azienda vuole porsi come punto di riferimento per l’intero settore automobilistico, spingendo partner, fornitori e clienti verso un modello più sostenibile. La strategia è coerente con i principi ESG (Environmental, Social and Governance) e segue le raccomandazioni dell’iniziativa Science Based Targets (SBTi), che definisce obiettivi di decarbonizzazione allineati con l’Accordo di Parigi.

L’approccio di Continental è quello di agire prima delle normative, assumendo un ruolo proattivo nella transizione ecologica. Questo significa anche investire in formazione, ricerca e sensibilizzazione, non solo all’interno dell’azienda ma anche nella filiera produttiva e tra i consumatori. Secondo le previsioni, il raggiungimento degli obiettivi ambientali previsti al 2050 potrebbe portare a una riduzione di oltre 300 milioni di tonnellate di CO₂ su scala globale, solo considerando i pneumatici venduti in Europa. Un dato che evidenzia l’impatto reale di queste politiche quando applicate su larga scala.

L’impegno di Continental verso la sostenibilità ambientale al 2050 non è solo una dichiarazione d’intenti, ma un programma concreto fatto di tappe intermedie, investimenti e innovazioni. Con una visione orientata alla neutralità climatica e all’economia circolare, l’azienda tedesca si candida a diventare uno dei leader globali della transizione green nel settore automobilistico. In un contesto in cui le sfide ambientali sono sempre più urgenti, il caso Continental mostra che un cambiamento è possibile, se guidato da strategia, tecnologia e responsabilità.

Riassumendo.

  • Continental punta alla neutralità climatica entro il 2050, con riduzioni già significative entro il 2030.
  • L’azienda investirà su materiali sostenibili, riciclo e innovazioni tecnologiche per la mobilità ecologica.
  • Vuole diventare un modello per il settore automotive, anticipando le normative e coinvolgendo l’intera filiera.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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