Avevamo grande nostalgia di nuove truffe. Sì, prendiamola con ironia, perché c’è davvero da piangere. Si chiama vishing e sta diventando una delle tecniche di truffa più insidiose e in rapida diffusione in Italia. L’ultima variante, segnalata da diverse banche e associazioni dei consumatori, sfrutta i bonifici istantanei per sottrarre denaro nel giro di pochi minuti. Una combinazione tra social engineering e tecnologia, che punta a colpire utenti ignari con telefonate apparentemente legittime. Il danno è immediato e difficilmente reversibile, visto che i trasferimenti avvengono in tempo reale.
La tecnica è tanto semplice quanto efficace. I truffatori si spacciano per operatori della banca, utilizzano numeri telefonici camuffati tramite spoofing e mettono pressione alla vittima, inducendola a effettuare un bonifico verso un conto “sicuro”.
In realtà, il conto è intestato a un prestanome o addirittura già collegato a circuiti criminali. Il risultato è che il malcapitato, convinto di difendersi da un furto, finisce per subirne uno ancora più rapido e sofisticato.
Truffa bonifici istantanei, come funziona il vishing
Il primo passo della truffa è sempre una telefonata. La vittima riceve una chiamata da un numero che può apparire realmente appartenente alla propria banca. Il truffatore, con tono professionale, informa che è in corso un tentativo di accesso fraudolento al conto corrente e che, per evitare il peggio, occorre agire subito. Viene chiesto di verificare la propria identità e successivamente viene suggerito di trasferire temporaneamente i fondi su un “conto sicuro”.
Il bonifico suggerito è quasi sempre istantaneo, proprio perché permette al truffatore di ricevere il denaro in tempo reale e sparire prima che la vittima si accorga dell’inganno.
A differenza dei bonifici ordinari, infatti, quelli istantanei non possono essere revocati e non hanno tempi di latenza. Inoltre, chi effettua l’operazione non ha spesso il tempo di riflettere, perché viene messo sotto pressione con frasi del tipo “ci sono tentativi in corso proprio ora” o “il conto verrà bloccato a breve”.
Una volta inviato il denaro, il truffatore interrompe la chiamata e si rende irreperibile. Quando la vittima prova a contattare la banca, è già troppo tardi. Anche le forze dell’ordine, pur intervenendo, possono solo cercare di risalire ai conti di destinazione, spesso intestati a soggetti difficilmente rintracciabili o legati a organizzazioni internazionali.
Perché i bonifici istantanei sono diventati il mezzo preferito dai truffatori
Il successo di questa truffa risiede nell’utilizzo di uno strumento bancario ormai sempre più diffuso: il bonifico istantaneo. Creato per agevolare pagamenti veloci e pratici, è diventato anche una risorsa per la criminalità digitale. Dal 2024, l’uso dei bonifici istantanei è cresciuto esponenzialmente in Italia, grazie all’estensione del servizio a quasi tutti i conti correnti e all’eliminazione, da parte di molte banche, dei costi aggiuntivi.
Il problema principale è che, proprio per la loro velocità, i bonifici istantanei non consentono margine d’errore. Una volta confermati, non si possono annullare, neanche se si contatta subito la banca. Questo li rende uno strumento perfetto per frodi rapide, soprattutto quando si combinano a tecniche di ingegneria sociale come il vishing.
Un altro aspetto preoccupante è la capacità dei truffatori di replicare numeri telefonici reali. Il cosiddetto spoofing telefonico consente loro di far apparire sul display un numero della banca, creando fiducia immediata nella vittima. Anche la voce degli operatori è spesso credibile, con script ben preparati, linguaggio tecnico e un’apparente conoscenza dei dati del cliente, ottenuti magari con precedenti violazioni di dati o phishing.
Come difendersi e cosa fare in caso di truffa
Per evitare di cadere vittima di queste truffe, la prima regola è non fidarsi mai di chi chiama chiedendo di fare operazioni bancarie urgenti. Le banche non richiedono mai trasferimenti via telefono, né sollecitano bonifici verso conti terzi come forma di protezione. In caso di dubbio, è fondamentale interrompere la telefonata e contattare la banca attraverso i canali ufficiali, usando i numeri riportati sul sito o sul retro della carta.
È inoltre consigliabile disattivare temporaneamente i bonifici istantanei tramite le impostazioni dell’app o del proprio internet banking, oppure impostare limiti di importo. In questo modo si può guadagnare tempo prezioso per riflettere e valutare la richiesta ricevuta. Alcune banche offrono anche la possibilità di ricevere alert in tempo reale e sistemi di doppia conferma, che possono aiutare a evitare azioni impulsive.
Chi è stato truffato deve denunciare immediatamente l’accaduto alla Polizia Postale e fornire tutti i dettagli disponibili: numero chiamante, ora della chiamata, IBAN di destinazione e screenshot. Anche se il recupero del denaro non è garantito, la segnalazione è fondamentale per bloccare i conti dei truffatori e prevenire ulteriori frodi. Infine, è importante fare informazione. Parlare di questi raggiri con parenti, amici e colleghi contribuisce a creare consapevolezza e a rafforzare la cultura della prudenza digitale. Le truffe evolvono continuamente, ma anche la nostra capacità di riconoscerle può e deve crescere.
In sintesi.
- La truffa dei bonifici istantanei avviene tramite vishing: i truffatori si fingono operatori bancari e inducono le vittime a trasferire denaro su conti falsi.
- Usano il numero della banca camuffato (spoofing) e creano urgenza per spingere all’azione immediata, sfruttando l’irreversibilità del bonifico istantaneo.
- Per difendersi è essenziale non fidarsi delle chiamate, disattivare i bonifici istantanei se possibile e contattare sempre la banca tramite canali ufficiali.