Vuoi sostituire la doccia? Ecco quando puoi avere il bonus fiscale 2025

Il bonus doccia 2025 offre un’interessante detrazione fiscale per chi intende rinnovare il bagno di casa. Quali sono i requisiti per averlo?
2 mesi fa
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bonus doccia
Foto © Pixabay

Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025, il bonus doccia torna di attualità per chi intende rinnovare il proprio bagno. L’agevolazione fiscale prevista si inserisce all’interno delle detrazioni per interventi edilizi e può rappresentare un’opportunità concreta per coloro che desiderano migliorare l’efficienza e il comfort della propria abitazione.

Tuttavia, la possibilità di beneficiare della detrazione dipende da specifiche condizioni, legate sia alla natura dei lavori che ai soggetti che ne fanno richiesta.

Quali spese sono detraibili con il bonus doccia 2025?

Secondo quanto stabilito dalla Legge n. 207/2024, al comma 55, le spese sostenute per determinati interventi edilizi effettuati nel 2025 possono essere detratte fiscalmente (come avveniva anche per le spese degli anni prima).

L’incentivo si applica nel contesto delle ristrutturazioni, a condizione che i lavori siano classificabili come manutenzione straordinaria. Questo significa che la sola sostituzione della doccia o del piatto doccia non è sufficiente per ottenere la detrazione, a meno che non sia parte di un intervento più ampio.

Aliquote e limiti di spesa

Le percentuali di detrazione, per le spese 2025, variano in base all’immobile oggetto dei lavori:

  • 36% delle spese sostenute nel 2025, con un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, qualora l’intervento rientri nelle categorie previste dall’articolo 16-bis del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi);
  • 50% delle spese, nel caso in cui i lavori siano eseguiti da proprietari o titolari di un diritto reale di godimento su un immobile destinato ad abitazione principale.

Tale differenziazione per il bonus ristrutturazione (che non esisteva prima del 2025) evidenzia un vantaggio maggiore per chi esegue lavori su immobili destinati ad uso abitativo principale rispetto a quelli adibiti ad altri scopi.

Quando la sostituzione della doccia rientra nel bonus

Come anticipato, per poter usufruire del bonus doccia, la semplice sostituzione del box doccia o del piatto doccia non è sufficiente. Tuttavia, è possibile accedere alla detrazione nel caso in cui l’intervento sia parte di una ristrutturazione più ampia.

Ad esempio, il rifacimento dell’intero impianto idraulico del bagno consente di includere anche la sostituzione della doccia tra le spese detraibili. Oppure in rifacimento del bagno in generale.  Questo perché l’intervento complessivo rientra nella definizione di manutenzione straordinaria, assorbendo di conseguenza anche le spese correlate.

In altre parole, la detrazione è concessa quando la sostituzione della doccia è accompagnata da lavori strutturali più rilevanti. Come la modifica della rete idrica o il rifacimento degli impianti di scarico e adduzione dell’acqua.

Come ottenere il bonus doccia 2025

Per accedere alla detrazione prevista dal bonus doccia 2025, è necessario rispettare una serie di requisiti formali:

  • pagamenti tracciabili: le spese devono essere sostenute tramite bonifico parlante (previsto per i bonus edilizi in genere), contenente la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA o il codice fiscale del fornitore;
  • documentazione completa: è indispensabile conservare le fatture relative ai lavori eseguiti e la dichiarazione dell’impresa che attesti la natura dell’intervento;
  • indicare la detrazione nella dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Redditi): il beneficio viene recuperato sotto forma di detrazione IRPEF, suddiviso in dieci quote annuali di pari importo.

    La detrazione si spalma in 10 quote annuali di pari importo.

Riassumendo

  • Bonus doccia 2025: agevolazione fiscale per interventi edilizi con detrazione fino al 50%.
  • Condizioni: la sostituzione della doccia è detraibile solo se parte di una ristrutturazione più ampia.
  • Aliquote: 36% ovvero 50% per abitazione principale.
  • Beneficiari: proprietari, titolari di diritti reali, locatari, condomini e familiari conviventi.
  • Requisiti: pagamenti tracciabili, documentazione completa e dichiarazione dei redditi con detrazione IRPEF.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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